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Regioni ed Enti Locali

CCIAA di AG, TP e CL, associazioni a Musumeci: “si rispetti la legalità”

nello-musumeci1Legacoop Agrigento, Confcooperative Unione di Agrigento e Caltanissetta, Confesercenti Sicilia Area Centro Meridionale, Confesercenti Trapani, Cna di Agrigento, Cna di Trapani, Confagricoltura Agrigento e Confartigianato Agrigento; alla luce delle indagini in corso per accertare eventuali irregolarità nell’azione dell’assessorato regionale alle Attività Produttive della Sicilia negli ultimi anni:

Premesso che il decreto del ministro dello Sviluppo Economico per il riordino del sistema camerale ha ricevuto il via libera da parte della Corte dei conti e che questo ulteriore passaggio completa l’iter legislativo iniziato tre anni fa con la riforma della PA, delineando chiaramente la nuova identità e i nuovi compiti delle 60 Camere di commercio italiane; Considerato che in Sicilia 3 Camere di commercio su 4 hanno già avviato il nuovo corso con la regolare elezione dei rispettivi organismi lasciando al palo la CCIAA di Agrigento, Caltanissetta e Trapani; Considerato altresì che la Camera di commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani è stato il primo accorpamento riconosciuto ufficialmente in Sicilia con decreto del MISE del 21 aprile 2015; Considerato inoltre che il Consiglio di giustizia amministrativa con ordinanza n. 395 del 24 maggio 2017 ha accolto la domanda cautelare nel ricorso proposto da Legacoop Agrigento, Confcooperative Unione di Agrigento, Confesercenti Sicilia Area Centro Meridionale, Confesercenti Trapani, Cna di Agrigento, Cna di Trapani sull’impugnazione del decreto dell’Assessore regionale delle Attività Produttive del 19 dicembre 2016.
n.3676 con cui sono stati ripartiti i seggi dei vari comparti economici del costituendo Consiglio delle Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Che dunque è stata annullata la pronuncia del TAR Sicilia-Palermo, n. 363 del 24 marzo 2017, che aveva rigettato la domanda cautelare delle Associazioni di categoria agrigentine e trapanesi che contestano il riparto dei seggi per il consiglio camerale della nascente Camera di commercio. A seguito di tale prima pronuncia gli uffici regionali stavano provvedendo a definire la composizione del Consiglio. Che secondo il supremo giudice amministrativo siciliano le questioni prospettate dalle Associazioni impongono una “sollecita definizione del giudizio di merito ai sensi dell’art.55, comma 10, del codice del processo amministrativo”, sicché sarà adesso il TAR che dovrà pronunciarsi sollecitamente pronunciarsi nel merito; Considerato poi che in data 11 agosto 2017 con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Siciliana e per conoscenza al Ministro dello Sviluppo Economico, all’Assessore alle AAPP della Regione Siciliana, al Direttore Generale delle AAPP della Regione Siciliana e al Dirigente delle AAPP della Regione Siciliana, la Confesercenti, la Legacoop e la Confcooperative di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, hanno chiesto il ritiro immediato della nota dell’Assessorato Regionale alle AAPP con la quale si chiede alle Associazioni di designare i rappresentanti per la Istituzione della Camera di Commercio di AG, CL e TP; Tenuto conto che lo stesso Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto l’istanza cautelare ai soli fini di cui all’art.55, comma 10, del codice del processo amministrativo, disponendo che a cura della Segreteria l’ordinanza venisse trasmessa al competente Tribunale Amministrativo Regionale per la sollecita fissazione dell’udienza di merito e che nonostante tutto questo l’Assessore alle AAPP ha deciso di andare avanti sdoganando quelle associazioni che nel ricorso venivano indicate come sovradimensionate e che, guarda caso, sono le stesse che si trovano indagate dalla Procura di Catania per le stesse motivazioni; Tenuto conto oltre tutto che la situazione di precarietà in cui si trova la Camera di commercio di Agrigento penalizza fortemente le imprese della provincia e genera incertezza negli stessi dipendenti dell’Ente; Tenuto conto che pur essendo scaduti gli organi di Caltanissetta e Trapani sono rimasti in carica mentre la Camera di Agrigento è stata commissariata oramai da 16 mesi; Tenuto conto, infine, che tale situazione si riverbera anche sugli assetti e la rappresentanza all’interno dell’Unione Regionale delle Camere di commercio siciliane; Le sottoscritte Associazioni chiedono un intervento tempestivo del Presidente della Regione per riportare la questione nell’alveo della legittimità a tutela delle Associazioni che rispettano le regole e nell’interesse delle imprese rappresentate nel territorio di pertinenza.
“ Tenuto conto – afferma il rappresentante di CNA Giuseppe Montalbano – che l’impasse che si è determinata nell’insediare gli organi della costituenda CCIAA di Agrigento, Caltanissetta e Trapani penalizza oltremodo il territorio agrigentino e le sue imprese in quanto inspiegabilmente la Camera di Commercio locale risulta l’unica priva di organismi in carica e da mesi anche senza commissario, non si comprende se tale atteggiamento vuole essere conseguenza di scelte volte a privilegiare quelle Associazioni i cui numeri sono stati contestati e quindi determinare equilibri non corrispondenti ai reali rapporti di forza o si vuole scegliere l’immobilismo per favorire le Camere di Commercio di Trapani e Caltanissetta che tengono in vita i loro organi grazie ad una prolungata prorogatio. E’ arrivato il momento – aggiunge Montalbano – di ripristinare le condizioni minime di legalità per assegnare seggi corrispondenti al peso reale di ogni Associazione e di pensare di più agli interessi delle imprese anzicchè al mantenimento delle poltrone”“.