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Acqua, le associazioni chiedono al Prefetto un tavolo tecnico

Le associazioni Centro consumatori Italia, Codacons, Konsumer, Legambiente, Intercopa e il coordinamento Titano, reiterano la richiesta al Prefetto di Agrigento di un incontro. La richiesta iniziale risale al 6 luglio e ancora ad oggi le associazioni non hanno ricevuto riscontro.

Intanto proseguono le iniziative di protesta delle imprese creditrici che si occupano della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti idrici, fognari e della depurazione nel territorio agrigentino nell’ambito del Servizio Idrico Integrato. Dopo il sit-in di giovedì scorso e il successivo incontro di una delegazione in Prefettura, stamattina si è svolto il sit-in delle imprese per tenere alta l’attenzione e per sensibilizzare Istituzioni e Autorità competenti rispetto alla grave situazione che si è venuta a creare dopo la dichiarazione di fallimento di Girgenti Acque e in vista dell’ormai prossima scadenza della gestione commissariale, fissata per il 2 agosto.

Le associazioni avevano, in precedenza, chiesto la convocazione di un tavolo di crisi sul Servizio Idrico per tutto il territorio dell’Ati Ag9, per le motivazioni gravissime consequenziali al fallimento della Girgenti Acque, Hydortecne, soprattutto alla gestione giudiziale che sovrasta quella prefettizia, la quale cessa con la data del 2 agosto.

Una situazione gravissima che colpisce i cittadini della provincia nel bene vitale: l’acqua. Le associazioni sollecitano il Prefetto perla costituzione di un “tavolo di crisi” affinché “si possano limitare le tensioni sociali che in questi giorni iniziano a manifestarsi già da parte dei creditori del gestore alle quali seguiranno, inevitabilmente, stando così le cose, anche quelle dei cittadini”.

Le associazioni, inoltre, ricordano al Prefetto che per la pandemia in atto, “Ella è la principale responsabile della prevenzione” e quindi “il servizio idrico non può permettersi nessuna sospensione così per come comunicatole dall’ingegnere Venuti”, quale commissario prefettizio.

Le associazioni augurano “di poter scongiurare disordini sociali e manifestazioni dei cittadini che già si rivolgono ai nostri sportelli per le problematiche già esistenti del Servizio Idrico IntegratoII Agrigentino”.

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