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Politica

Agrigento, consiliatura agli sgoccioli. Carlisi (M5s): “ancora nessuna riunione per discutere di quanto proposto”

“Mancano pochi mesi alla fine della consiliatura e non si permette al Consiglio comunale di Agrigento di riunirsi per discutere di quanto proposto dai Consiglieri nell’interesse della città”.

Lo afferma la consigliere comunale di Agrigento, Marcella Carlisi che aggiunge: “Ci sono proposte di delibera presentate persino ad OTTOBRE 2018 che aspettano di essere discusse. Vista l’inerzia, l’inedia e il boicottaggio di questi anni non ho più presentato proposte di delibera a partire da Marzo 2019, perché il passaggio negli uffici rende veramente difficile fare arrivare il aula questi documenti ma immaginavo di poter riuscire a trattare, prima delle prossime elezioni, almeno gli atti presentati.  Evidentemente, la campagna elettorale ha enfatizzato la voglia di bloccare tutto da parte soprattutto di chi ha prodotto poco e ha vantato le poche doverose azioni utili, che competevano alla carica, come miracolosi interventi risolutivi mentre, ribadisco, erano solo atti dovuti per un incarico ben retribuito”.

“Al momento tra le proposte di delibera bloccate all’ordine del giorno ci sono:
– interventi sulla TARI, fra cui quello per le famiglie con disabili gravi;
– la possibilità per gli unici sopravvissuti di mantenere le tombe di famiglia invece di lasciarle al comune, che non ha i soldi per fare manutenzione, con i parenti dentro;
– la possibilità per i Consiglieri di presentare interrogazioni anche durante le sedute non specificatamente dedicate, che farebbe risparmiare tempo e denaro al Comune;
– il regolamento per il baratto amministrativo.

“Ci sono poi le mozioni e le discussioni sulla eliminazione delle cassette per la pubblicità, sul compostaggio, su via Cesare Battisti e la piazzetta Hardcastle.  C’è la mozione sul pagamento delle cooperative che lavorano con i disabili, i cui operatori attualmente non sono pagati da Ottobre.  Ci sarebbe anche la relazione della famosa commissione sui debiti fuori bilancio e gli atti di altri colleghi e commissioni. Tutto però tace”, conclude Carlisi.

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