fbpx
Regioni ed Enti Locali

Agrigento, festeggiato il 166esimo Anniversario della Polizia di Stato. Auriemma ricorda i caduti

polizia1Esserci sempre” è il motto con il quale la Polizia di Stato festeggia oggi il suo 166° Anniversario.

Oggi ad Agrigento nel corso di una cerimonia svolta alla “Villa Bonfiglio”, luogo che ben si coniuga con le esigenze connesse alla celebrazione di detta cerimonia in quanto altamente significativo per la presenza del monumento ai caduti della Grande Guerra, la Polizia di Stato, alla presenza delle massime autorità civili e militari sono state accolte dal “padrone di casa”, il Questore di Agrigento Maurizio Auriemma: “celebriamo il centesimo anniversario della fine della Grande Guerra. Ritengo doveroso ricordare le migliaia di giovani che con il loro sacrificio resero possibile l’unità d’Italia e le migliaia di morti e feriti che la Polizia di Stato ha avuto nei suoi 166 anni di storia. E’ grazie a loro che oggi noi possiamo vivere in un Paese libero con sani principi democratici. Per questo motivo credo sia giusto rendere onore ai caduti”.

L’indice delittuoso in provincia – ha sottolineato Auriemma – è migliore rispetto al dato nazionale. Dobbiamo però spingere le coscienze sociali e cittadine a denunciare qualsiasi fato lesivo delle loro dignità. Il mio pensiero oggi in questa Festa nel ricordo dei caduti e dei nostri feriti, è quello di invitare tutti a rivolgersi a tutte le forze di Polizia“.

Soddisfatto dei primi nove mesi ad Agrigento? “Sono soddisfattissimo – continua il Questore di Agrigento – e di questo ringrazio i miei uomini e il personale in servizio ad Agrigento e in provincia che in tutte le occasione da ampia dimostrazione di sacrificio e solidità. Sono persone umili e dignitose“.

Nel corso della cerimonia sono stati altresì conferiti alcuni encomi e riconoscimenti al personale che si è contraddistinto per particolari meriti di servizio. Ecco le motivazioni:

Medaglia d’argento al valor civile concessa all’assistente amministrativo Calogero Maurizio Giarratana, già assistente capo della polizia: “Con pronta motivazione e generoso slancio, interveniva, insieme ad un collega, in soccorso di un ragazzo rimasto ferito a seguito dell’improvvisa esplosione accidentale di una cabina elettrica – viene scritto nelle motivazioni – . Giunto sul posto, costatata la pericolosità della situazione, faceva allontanare i numerosi curiosi presenti, poco prima che la seconda esplosione lo investisse violentemente, riportando gravi ustioni al viso e alle mani. Chiaro esempio di elevato senso del dovere e di elevate virtù civiche. Agrigento, 11 novembre 2010”.

Promozione per merito straordinario concessa all’assistente capo coordinatore Maurizio Dell’Arte perché “evidenziando eccezionali capacità professionali e straordinario coraggio, libero dal servizio, si prodigava in un intervento di soccorso pubblico a favore di un anziano che, a seguito di malore, aveva perso il controllo dell’autovettura che si era ribaltata in un canalone. Nella circostanza dopo aver forzato lo sportello posteriore, si introduceva nell’abitacolo e, con l’ausilio di un collega, il quale recideva la cintura di sicurezza che bloccava l’uomo, lo estraeva a gran fatica, conducendolo al sicuro e poi affidandolo alle cure dei sanitari. Chiaro esempio di senso del dovere e spirito di servizio. Agrigento, 7 agosto 2015”.

Encomio solenne concesso al sostituto commissario coordinatore Michelangelo Lo Piparo perché “evidenziando spiccate capacità professionali e notevole coraggio coordinava un intervento di soccorso pubblico a favore di un anziano automobilista precipitato con la propria autovettura in un canale, fornendo un determinante ausilio ad altro personale, ugualmente impegnato nel salvataggio. Agrigento, 7 agosto 2015”.

Encomio solenne concesso all’assistente capo coordinatore Gaetano Mulè e all’assistente capo Pierfilippo Calabrese. Ed Encomio concesso al vice ispettore Alessandro Licata e all’assistente Francesco Pirrera. Tutti con questa motivazione: “Evidenziando spiccate capacità professionali e notevole determinazione operativa espletavano una laboriosa indagine di polizia giudiziaria che consentiva di eseguire numerosi provvedimenti cautelari a carico di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, di appartenere all’associazione mafiosa ‘Cosa Nostra’, attivi nell’area centro-occidentale della provincia di Agrigento. Agrigento, 13 luglio 2016”.

Encomio solenne concesso all’assistente capo Raffaele Castaldo. Ed encomio concesso all’ispettore superiore Massimo Volpe, sovrintendente capo Cinzia Savarino, sovrintendente Giuseppe Argento, sovrintendente Vincenzo Ilardi. Tutti con questa motivazione: “Evidenziando capacità professionali ed intuito investigativo, espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di tre pregiudicati ed il deferimento all’Autorità giudiziaria di un quarto soggetto, tutti responsabili di traffico di sostanze stupefacenti procedendo anche al sequestro di chili 1.200 di cocaina. Caltanissetta, 22 novembre 2015”.

Encomio concesso al commissario capo Giovanni Francesco Minardi, all’ispettore superiore Giambattista Vella, al sovrintendente capo Salvatore Montanta, all’assistente capo coordinatore Giovanni Volo, all’assistente capo Rosario Schillaci e all’assistente capo Calogero Castiglione perché “evidenziando capacità professionali ed intuito investigativo, espetavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di tre individui responsabili di omicidio. Colonia- Germania, 25 settembre 2015”.

Lode concessa al sovrintendente capo Carmelo Peruca e all’assistente Angelo Aquilino perché “si distinguevano in una attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un soggetto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Davano prova, nella circostanza, di capacità professionali. Agrigento, 07 febbraio 2016”.