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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Agrigento, giornalista morta per malaria: le precisazioni dall’Asp

Di seguito al decesso della sig. GL, avvenuto alle ore 3.35 odierne presso la UO Terapia Intensiva dell’Ospedale di Agrigento, la Direzione Strategica, nell’esprimere il cordoglio ai familiari per la prematura scomparsa della loro congiunta, desidera precisare quanto segue:

“La signora GL si presentava presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Agrigento il giorno 15.01.2020 e registrata in triage alle ore 11:41, in codice verde, per “riferito stato influenzale. La paziente riferisce di essere stata in Africa qualche giorno fa”.

Visitata alle ore 15:35, presentava febbre ed eseguiva esami di laboratorio di routine e radiografia del torace che non evidenziavano sostanziali anomalie, fatto salvo un lieve rialzo di un indice ematico aspecifico di flogosi. Dopodiché la paziente sottoscriveva, sul foglio di dimissione, la decisione di rifiutare di proseguire l’approfondimento dell’iter diagnostico. La stessa, ritornava, nel primo pomeriggio del 20 u.s., in codice rosso, in stato di coma, allo stesso pronto soccorso, venendo ricoverata presso la Terapia Intensiva dello stesso Ospedale.

Il successivo giorno 21 veniva ipotizzata la diagnosi di “malaria”, confermata da un test immunocromatografico eseguito lo stesso giorno e validata dall’istituto di Microbiologia dell’Università di Palermo come “malaria da plasmodium falciparum”.
Veniva altresì messa in atto una terapia specifica, concordata tra l’altro con il Direttore dell’Istituto di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo. Tale terapia veniva peraltro confermata dall’Istituto Nazionale di Malattie Infettive “Spallanzani” di Roma, tutti opportunamente contattati. Nei giorni seguenti, pur con tutte le terapie messe in atto, le condizioni cliniche della paziente peggioravano progressivamente, fino all’exitus. La Direzione Sanitaria di questa Azienda ha comunque istituito una commissione interna per la verifica e valutazione di tutto il percorso assistenziale della paziente”.

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