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Agrigento, Giuseppe Arnone smentisce la radiazione dall’Ordine degli Avvocati: “cancellato per mia scelta”

Dopo la nota di martedì 28 giugno dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento in cui si comunicava agli avvocati agrigentini che “è divenuta definitiva per mancata impugnazione la decisione emessa dal Consiglio Distrettuale di Disciplina di Palermo” con la quale “all’Avv. Giuseppe Arnone è stata applicata la sanzione disciplinare della radiazione“, è lo stesso Arnone che attraverso una nota ha voluto smentire la notizia evidenziando che “per propria scelta è “cancellato” dall’Ordine degli avvocati di Agrigento a far data dal 12 gennaio 2021. Tale cancellazione azzera tutte le procedure disciplinari in atto“.

Per tale ragione – scrive Giuseppe Arnone – non ha partecipato né posto in essere alcuna difesa in ordine al Procedimento Disciplinare illegittimamente concluso con la Radiazione, e ciò in quanto il Consiglio di Disciplina degli Avvocati non ha alcun potere disciplinare nei confronti degli avvocati cancellati, né tantomeno ha ritenuto di impugnare tale decisione perché palesemente inesistente, emessa in totale carenza di potere nei miei confronti“.

Poi continua: “avendo lo scrivente già reso noto da ultimo, in data 18 maggio 2022, al Consiglio Nazionale Forense, la propria posizione di “avvocato cancellato dall’Ordine” non ha impugnato l’illegittimo provvedimento di Radiazione“.

Ed ancora Arnone sottolinea che “l’avvocato cancellato ha il pieno diritto di avvalersi di tale titolo. La reiscrizione dell’avvocato cancellato non conosce limiti temporali, per cui lo scrivente è titolato, dalla legge, a potere richiedere l’iscrizione già da domani. Diversa invece è la posizione dell’avvocato “radiato” che deve attendere ben 5 anni dalla radiazione per proporre richiesta di iscrizione“. E poi aggiunge: “La decisione di avvalersi della cancellazione è dovuta alla volontà di impegnarmi, per quest’anno, nel modo più incisivo e aspro, nella battaglia contro i magistrati corrotti ed infedeli, nonché contro gli avvocati mascalzoni e farabutti utilizzando i mezzi mediatici. Prima di tutto il canale Youtube: strumenti di comunicazione che troverebbero ostacolo nelle regole deontologiche alle quali è tenuto l’avvocato iscritto all’Albo”.

E infine Arnone si rivolge al Consiglio di Disciplina: “sarà chiamato a risarcire i danni in merito a tale comunicazione falsa e lesiva qualora non provvedesse a smentire immediatamente la medesima”. Lo stesso Consiglio “era ben consapevole che lo scrivente era cancellato, e per altro avrebbe dovuto già interrogarsi in ordine alla mancata impugnazione e alla mancata partecipazione al Procedimento Disciplinare conclusosi con la ‘illegittima’ radiazione. Inutile sottolineare in che misura l’Ordine degli avvocati sia tenuto a diffondere la smentita a tutti gli iscritti, avendo inoltrato alle pec di tutti gli avvocati agrigentini la notizia falsa della radiazione“.