fbpx
Regioni ed Enti Locali

Agrigento, imposta di soggiorno: la Consulta replica al consigliere Spataro: “lungi dall’essere longa manus di qualcuno”

tassa soggiornoLa Consulta per l’imposta di soggiorno del Comune di Agrigento, preso atto delle dichiarazioni rilasciate alla Stampa dal Consigliere comunale Pasquale Spataro, ritiene di dover intervenire per far chiarezza sulle questioni oggetto di tali dichiarazioni.

“Afferma il Consigliere che la “Consulta per la tassa di soggiorno, così come è stata ideata e creata, [sarebbe] solo una ‘longa manus’ del sindaco. Infatti, la delibera di Giunta dello scorso 26 marzo [avrebbe destinato] le somme alla Festa di San Calogero e solo dopo, il 4 aprile, si [sarebbe riunita] la Consulta, e non prima, come dovrebbe essere per un organo consultivo”. Sfugge al Consigliere l’esatta consecuzione logica e temporale dei fatti”.

“Vero è che la Consulta si è riunita dopo la deliberazione della Giunta municipale del 26 marzo con la quale furono destinate delle somme a sostegno della festa di San Calogero, ma è altrettanto vero e ancora più aderente ai fatti che la Consulta si era già riunita diverse volte prima di quella data e di quella delibera e che, in particolare, nella sua riunione del 7 novembre 2017 aveva pure espresso il suo parere sulla destinazione delle somme introitate nel 2017 a titolo d’imposta di soggiorno”.

“A maggioranza dei suoi componenti, come risulta del relativo verbale, espresse il parere che tali somme avrebbero dovuto essere destinate quanto al 50% alla promozione turistica, quanto al 25% all’arredo urbano e quanto al 25%, infine, agli eventi. Ora, se come risulta dalla dichiarazione che ha rilasciato agli organi d’informazione, il Consigliere Spataro condivide “del tutto la scelta di destinare una parte del ricavo dell’imposta di soggiorno alla Festa di San Calogero, a salvaguardia e rilancio delle sue straordinarie tradizioni’”, non può non condividere he la Festa di San Calogero rientra a pieno titolo nella categoria degli “eventi”, e sicuramente degli eventi importanti per la Città di Agrigento; nessuno e meno che mai il Consigliere Spataro non può fare a meno di considerare che a tale festa è stato destinato poco più dell’1% delle somme ricavate dalla riscossione dell’imposta”.

“Ritenuto che egli, poi, valuta positivamente la salvaguardia e rilancio delle straordinarie tradizioni che la Festa stessa ha, dovrebbe dolersi del fatto che l’Amministrazione ha destinato ben poco alla sua realizzazione. Della decisione della Consulta in ordine alla destinazione delle somme derivanti dalla riscossione dell’imposta di soggiorno fu data notizia dagli Organi d’informazione, fra i quali Agrigentooggi.it che il 9 novembre ne diede conto e riportò le dichiarazioni dei componenti Francesco Picarella ed Emanuele Farruggia (https://goo.gl/GgKsdw).
È evidente dunque che il parere della Consulta precedette, e di ben 139 giorni, la deliberazione della Giunta che ritenne di adeguarvisi per spendere appena poco più dell’1% delle somme introitate; altrettanto evidente è che la Consulta, lungi dall’essere longa manus di qualcuno, ha dimostrato d’essere quello che sicuramente dovrebbe essere: organo consultivo che emette pareri obbligatori e non vincolanti. Per completezza di informazione si deve aggiungere che nella seduta del 4 aprile la Consulta, all’unanimità dei presenti, suggerì all’Amministrazione di aumentare di 5.000€ il contributo da erogare per la realizzazione della Festa proprio perché, così come il Consigliere Spataro, attribuisce grande importanza e valenza culturale alla festa del compatrono di Agrigento”, conclude la nota della Consulta.