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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, un convengo su “Il sovra-indebitamento: aspetti sociali, economici e giuridici”

La si chiama semplicemente “legge salva suicidi” ma la legge n.3/2012 “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovra-indebitamento”.

arricchisce di un termine nuovo l’ordinamento giuridico italiano. Il sovra-indebitamento è la situazione precaria e insopportabile di chi, consumatori o piccole imprese, non riesce più a far fronte ai propri debiti a causa di una situazione di evidente squilibrio tra le attuali disponibilità economiche ed i debiti residui. Il soggetto sovra-indebitato è quindi una persona, una famiglia o una piccola impresa, che per ragioni di qualunque natura trova difficoltà insormontabili a pagare i debiti a suo carico. Inoltre non possiede alcun “patrimonio prontamente liquidabile” utile a coprire il debito contratto e scaduto.
Per spiegare la normativa e la sua applicazione nel nostro territorio, l’ordine dei dottori commercialisti di Agrigento, il Centro per la Carità dell’Arcidiocesi di Agrigento e la Fondazione Mondoaltro organizzano martedì 26 novembre alle ore 16.00 nella Sala Chiaramontana del Seminario di Agrigento, un convegno “Il sovra-indebitamento: aspetti sociali, economici e giuridici” e contestualmente la presentazione dell’Organismo di Composizione della Crisi da sovra-indebitamento.
L’organismo rappresenta l’impegno dei commercialisti a farsi carico di un bisogno sociale di ampie proporzioni, mettendo a servizio degli utenti, professionalità e competenza. L’organismo sarà deputato a gestire, sul territorio di competenza delle Circoscrizioni dei Tribunali Agrigento e Sciacca, le situazioni di crisi da sovra-indebitamento dei soggetti non fallibili.
«Il sovra-indebitamento – spiega Paola Giacalone presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Agrigento – svolge un’importante funzione sociale sotto un duplice profilo, ridare dignità alle persone, che per svariati motivi, si ritrovano in condizioni difficili e permettere ai soggetti sovra-indebitati, liberi dai debiti, di ricominciare ad avere un ruolo attivo nella società, contribuendo alla ripresa del Paese. La legge 3/2012 rappresenta anche un concreto aiuto a sostegno della legalità, nasce infatti, come strumento per contrastare l’usura, spesso ultima spiaggia per i malcapitati».
«Il problema del sovra-indebitamento – spiega Valerio Landri direttore del Centro per la Carità dell’Arcidiocesi di Agrigento – ha assunto oggi una tale rilevanza da richiedere strumenti sempre più efficaci. Si ha ancora molta vergogna nel dichiarare la reale entità dello stato debitorio della propria famiglia, proprio perché il sovra-indebitato è generalmente una persona che prima povero non era, che non accetta uno stato di povertà imprevista, che percepisce il rischio di veder crollare un mondo costruito faticosamente e che ha – quando si rivolge a Caritas – la chiara consapevolezza che le porte del credito bancario sono ormai chiuse: restano poche strade da percorrere, quasi tutte sbagliate! Sapere che chi si trova in una condizione di sovra-indebitamento potrà oggi contare sulla competenza professionale degli Organismi di Composizione della Crisi ci fa ben sperare e ci solleva».

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