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Akragas, è festa “salvezza”: finisce 2 a 2 con il Melfi

melfi akragas 1Festa salvezza in casa Akragas che grazie al pareggio di oggi contro il Melfi, e quello della Paganese contro il Catania, riesce a centrare l’obiettivo Lega Pro.

Quella di oggi è stata una trasferta decisiva in terra Lucana per gli uomini di Pino Rigoli, che nella penultima giornata di campionato, seppur con un pareggio, riescono nell’impresa.

Allo stadio Arturo Valerio, con i gialloverdi ormai certi di giocarsi il tutto per tutto ai playout, agli ordini del Sig. Niccolò Pagliardini di Arezzo le due squadre si presentano in campo con le seguenti formazioni:

Akragas città dei Templi: Vono, Grea, Capuano, Vicente, Muscat, Marino, Dyulgerov, Zibert, Di Piazza, Modonia e Salandria.

Melfi: Gagliardini, Petricciuolo, Giron, Maimone, Petta, Colella, Demontis, Longo, Canotto, Zane e Tortolano.

Grandissima partenza dei biancoazzurri che al quinto sfiorano la rete del vantaggio con una bella conclusione di Madonia che incoccia contro la traversa della porta di Gagliardini. Davvero sfortunato il bomber siciliano.

La risposta dei padroni di casa non tarda ad arrivare ed al decimo è Vono a salvare il risultato sulla bella conclusione di De Montis. Un inizio scoppiettante per i ventidue in campo.

Il match si mantiene su ritmi alti e al ventesimo è nuovamente il Melfi ad andare vicino alla rete del vantaggio ma la conclusione di Tortolano trova ancora una volta un Vono attento che gli nega la gioia del gol.

La rete è nell’aria, i lucani pressano e si portano in vantaggio con una sfortunata autorete di Grea al 23°: ora appare decisamente in salita la gara per i ragazzi di Pino Rigoli.

Subito lo svantaggio i biancoazzurri pressano costantemente il centrocampo lucano alla ricerca della rete del pareggio, esponendosi alle letali ripartenze della squadra di casa che controlla abbastanza agevolmente la rete del vantaggio; sfiorando con una strepitosa conclusione di Canotto di poco alta il raddoppio al 38°.

Scampato il pericolo arriverà al 41° la più ghiotta occasione per il pari biancoazzurro: Di Piazza solo a centro area spara incredibilmente alto da ottima posizione. Incredibile l’errore del centravanti akragantino. Saranno tre i minuti di recupero assegnati dall’arbitro nei quali accadrà di tutto: al 46° sarà Zibert a colpire nuovamente la traversa della porta di Gagliardini mentre al 47° Maimone infilerà per la seconda volta in contropiede la difesa siciliana.

Finisce così un primo tempo spumeggiante con un’Akragas sprecona e sfortunata in attacco, e distratta in difesa che perde a Menfi per 2 a 0: brava la squadra di casa a concretizzare al meglio le occasioni avute.

La ripresa riparte con i biancoazzurri in costante proiezione offensiva, ma non riuscendo ad impensierire il portiere di casa mister Rigoli corre ai ripari inserendo al 50° Di Grazia per Grea; anche Ugolotti al 55° effettua il suo primo cambio, sostituendo De Montis con Giacomarro.

Cambia ancora Pino Rigoli al 56°: esce un impalpabile Dyulgerov per fare spazio a Cristaldi.

Si arriva così al quarto d’oro della ripresa con l’Akragas che non riesce a venire a capo del match permettendo al Melfi di controllare abbastanza agevolmente le due reti di vantaggio.

La rete della speranza akragantina arriva quasi per caso al ventesimo della ripresa con Marino lesto a concretizzare un batti e ribatti in area avversaria.

Trovato il 2 a 1 la squadra di Rigoli, che ora appare trasformata, spinge alla ricerca della rete del pari schiacciando i gialloverdi nella propria area riuscendo a trovarlo al 69° con Matteo di Di Piazza su un sontuoso assist di Capuano. Altra incredibile rimonta del “Gigante” biancoazzurro.

Trovato il pari la pressione biancoazzurra cala di ritmo, ma sarà sempre il “gigante” ad andare vicino alla rete del vantaggio con Zibert all’ottantesimo: la sua conclusione termina però di poco alta sulla traversa di Gagliardini, davvero sfortunato oggi il numero 8 akragantino.

Arriva al 90° l’ultimo cambio di Pino Rigoli che sostituisce Madonia con Vito Leonetti. Saranno cinque i minuti di recupero in questa ripresa ma null’altro accadrà.

Finisce così una partita dalle mille emozioni con un Melfi che dopo un ottimo primo tempo si è limitato nella ripresa a contente l’iniziale vantaggio, soffrendo il ritorno del “gigante” che, dopo una sfortunata prima frazione di gioco, riesce a trovare il pari. Vista la mole di gioco espressa nella seconda metà della ripresa avrebbe meritato di più la squadra allenata da Pino Rigoli.

Visti gli altri risultati di questa penultima giornata pertanto l’Akragas è matematicamente salva. Anche una sconfitta nell’ultima allo stadio Esseneto contro il Benevento, già promosso in B, sarebbe indolore visto gli scontri diretti contro il Catania, oggi ultima a rientrare nei playout.

Un’impresa storica quella dei “giganti” che con un girone di ritorno incredibile riescono a mantenere la categoria anche per la prossima stagione.

Ora il futuro per il calcio akragantino ha una certezza, ovvero quella che almeno sul campo la squadra biancoazzurra il prossimo anno sarà ai nastri di partenza della nuova serie C.

Giuseppe Paradisi

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