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Salute

Aprire uno studio dentistico: requisiti e consigli

Chi sta per aprire uno studio dentistico deve prima di tutto essere in possesso del titolo di studio in medicina, con specifica specializzazione, oltre che dell’abilitazione alla pratica medica e l’iscrizione all’Ordine dei Medici e Chirurghi. L’abilitazione si consegue dopo aver superato un apposito esame di Stato, solitamente nella Regione in cui si è conseguita la laurea o in cui si intende esercitare. In seguito è importante predisporre un vero e proprio business plan, considerando tutti i passi da percorrere per avviare il nuovo studio.

Trovare il luogo più adatto
Quando si avvia una nuova attività è essenziale ragionare sul luogo in cui posizionarla. La questione è meno semplice di quanto possa apparire a un primo sguardo, perché le variabili sono molteplici. Per fare degli esempi precisi: uno studio dentistico nel centro storico di una città potrebbe rendere difficile ai pazienti trovare parcheggio nei pressi, mentre uno in piena periferia potrebbe essere difficile da raggiungere. Oltre a questo è importante anche ragionare sulle dimensioni dello studio, visto che alcuni dentisti preferiscono avviare la propria attività insieme a dei colleghi o ad altri professionisti sanitari, e sulla facilità di accesso ad esso da parte di tutti, senza barriere architettoniche che ne precludano la frequentazione a qualcuno. Lo studio va poi arredato in modo efficiente e confortevole, per i pazienti e per i medici stessi, ed è importante trovare un fornitore che sia in grado di offrire tutto ciò che serve allo studio dentistico, dagli arredi e le attrezzature vere e proprie agli strumenti di utilizzo quotidiano. Sotto questo punto di vista Medical Center Italia si propone come punto di riferimento per le forniture in ambito medico, mettendo a disposizione arredi, attrezzature e accessori di qualsiasi genere.

Autorizzazioni e certificazioni
Per poter avviare un’attività professionale è necessario essere in possesso di una partita IVA, o avviare una società nel caso in cui all’interno dello studio operino più professionisti. Gli studi dentistici poi devono rispettare, nelle loro caratteristiche, alcune regole che riguardano la predisposizione di impianti medicali e altre esigenze dettate dalle normative regionali e comunali. È quindi molto importante verificare i requisiti di questi enti nonché quelli richiesti dalle aziende sanitarie locali. Il dentista deve anche comunicare l’avvio di una nuova attività all’ENPAM, l’ente dedicato alla gestione pensionistica dei dentisti e delle questioni che riguardano la sicurezza e l’assistenza.

Assumere il personale
Oltre a predisporre gli ambienti in cui posizionare il proprio studio dentistico e arredarli nel modo più agevole e comodo possibile, è importante anche ricordare che sarà necessario assumere del personale specializzato: assistenti alla poltrona, igienisti, amministrativi, personale per l’accoglienza e la reception. Il numero di soggetti necessario sarà strettamente correlato alle dimensioni dello studio dentistico e all’eventualità di voler collaborare con altri professionisti sanitari, in team o semplicemente condividendo la struttura e le spese. Queste valutazioni vanno fatte con attenzione, considerando anche la zona in cui si avvia lo studio dentistico, per poter avere un bacino di utenza sufficientemente ampio da offrire un buon numero di clienti nel tempo.

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