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Politica

Aragona, opposizione all’attacco: “situazione igienica non sostenibile”

“La situazione igienico sanitario è di allarme a causa di un lavoro fatto male da parte della ditta che gestisce il particolare servizio e per grave responsabilità dell’amministrazione comunale che non effettuerebbe i dovuti controlli”.

Lo affermano i consiglieri comunali di Aragona del gruppo “Uniti Possiamo” che aggiungono:

“Gli scatti pubblicati su facebook mostrano lo stato attuale di Aragona , mentre l’assessore al ramo, Francesco Maria Morreale , grida ai quattro venti il risparmio. La collettività spende oltre 2 milioni l’anno e in dirittura di arrivo c’è altro aumento di circa 300 – 400 mila euro e Morreale parla di piano economico e di risparmio, forse riferendosi alle scope e ai tagliaerba risparmiati dal non utilizzo e, comunque, strapagati dai cittadini. Non sana e vale poco il tardivo intervento, regola fissa a Aragona, a seguito di un articolo giornalistico e di un qualsiasi reclamo dell’utenza. E’ giusto dire e noi lo diciamo che a fronte di qualsiasi reclamo è corsa da parte delle ditte per riparare il danno, ma non dovrebbe funzionare in questo modo. Un servizio non deve essere gestito sempre e costantemente in emergenza e la stampa non dovrebbe essere tutti i giorni il controllore. Cosa ancora più importante. Perché, oltre a subire il danno, devo quasi sentirmi in obbligo per l’immediato comunque tardivo intervento dopo un nostro reclamo?”

“Le erbacce non devono superare il metro di altezza e coprire interamente i marciapiedi per essere estirpate e l’igiene e il decoro devono essere assicurati tranne che in casi eccezionali e non il contrario, cioè con l’eccezione che è diventata regola. E la regola, oggi, è: voi cittadini non vi lamentate e noi lasciamo crescere le foreste con tutti i suoi pericolosi ospiti. Al minimo reclamo effettueremo l’intervento e vi sentirete obbligati fino al collo, comunque, privilegiati rispetto agli altri concittadini che muti aspettano il decoro e l’igiene. Ci poniamo una domanda e restiamo in attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale: quante penali sono state elevate all’indirizzo delle ditte che gestiscono il servizio? Ci faranno sapere! Così come ci faranno sapere come addolciranno la notizia dell’ormai certo aumento dell’imposta sul servizio. Gli Aragonesi, condannati dagli incivili da una parte e dall’altra dalla pessima gestione del servizio, hanno il diritto di vivere in una Paese pulito e accogliente, diritto che l’amministrazione non sa palesemente garantire”.