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Cronaca

Cani avvelenati nell’agrigentino carabinieri sulle tracce dei responsabili mentre un hashtag fa il giro del web

socialUna disfatta, non soltanto per gli innocenti randagi avvelenati in modo subdolo, ma anche per l’immagine della provincia di Agrigento.

Una crudeltà dilagante che ha visto il suo apice a Sciacca, dove invitanti bocconi avvelenati sarebbero stati sparsi per avvelenare decine di cani. Un increscioso fatto questo che ha scatenato un clamore mediatico non indifferente: la sindaca della bella cittadina marinara, minacciata di morte, la denuncia dell’associazione Aidaa che accusa Francesca Valenti di aver violato la legge 281/91 che la dichiarerebbe responsabile della salute ed incolumità dei randagi. Una normativa quella citata in cui sarebbe responsabilità del sindaco anche la bonifica dei luoghi cittadini dai bocconi avvelenati.

Come se non bastasse, il “tribunale social”, ha anche lanciato un hashtag #BenvenutiadAgrigento, che rimanda alla terribile immagine dei randagi morti messi in fila come in un campo di concentramento, un’immagine che ha fatto il giro del web e che è stata condivisa anche da diversi personaggi illustri. Intanto i Carabinieri avrebbero acquisito le immagini di video sorveglianza per individuare i responsabili.

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