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Carmina M5S: “Dopo le dimissioni del Dott. Sergio Vaccaro, annuncio una interrogazione urgente al Ministro della Salute”

L’On. Ida Carmina deputato del M5S, interviene dopo le dimissioni del Dott. Sergio Vaccaro primario del Pronto Soccorso del nosocomio agrigentino.

“Oggi è successo un fatto gravissimo: le DIMISSIONI irrevocabili del Direttore del Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio di Agrigento a cui va la mia solidarietà ed il mio sostegno, Dott. Sergio Vaccaro.
Le dimissioni sono solo la punta dell’iceberg di una sanità agrigentina allo sbando e che da troppi anni non rispetta i parametri e i criteri dei Livelli Essenziali di Assistenza, per gravi carenze oggettive, mai colmate per colpevole inerzia, che provocano pesanti disagi e disservizi all’utenza, senza che il Governo Regionale e Nazionale facciano qualcosa.
La sanità agrigentina necessita interventi immediati: non è accettabile che le piante organiche e il piano dei fabbisogni rimangano solo sulla carta.
È assurdo che su 63 medici dell’area di emergenza/urgenza previsti nelle dotazioni organiche degli ospedali di Agrigento – Sciacca-Licata-Canicattì-Ribera in servizio ce ne siano appena 36.
È inconcepibile che reparti come quelli della cardiologia e della pediatria soprattutto a Licata e Canicattì sono sottodimensionati.
Il Governo Regionale è al corrente della situazione e non ha risolto le criticità.
La situazione è grave e non si può più soprassedere: metterò in campo tutti gli strumenti a mia disposizione per dare le doverose risposte ai cittadini di Agrigento, che sono trattati dal Governo Nazionale e Regionale come Figli di un Dio Minore, con un atteggiamento da colonizzatori… altro che Autonomia Differenziata! La salute è diritto di tutti e non si può ancora cincischiare con un ping pong di responsabilità.
Basta passerelle o pacche sulle spalle. Che non siamo soli lo si dimostri con i fatti e non con ritrite ed evanescenti parole di circostanza.
Vanno immediatamente rimpinguati i reparti del personale sanitario senza scorciatoie di bandi per reclutare medici da oltre oceano.
Si devono assumere i giovani medici italiani e non malpagarli e finirla con gli eccessi dei contratti a tempo determinato o turni massacranti a causa del sotto organico dei camici bianchi.
La mia solidarietà va ai medici, lasciati da soli a fronteggiare tutto questo.
Il tempo dello scaricabarile è finito come la pazienza dei cittadini: si devono garantire le prestazioni e i servizi sanitari come nel resto d’Italia.
In primis chiederò al Ministro della Salute che si faccia chiarezza e che si attivi per trovare soluzioni pronte ed adeguate rispetto ad una situazione inaccettabile che mette a rischio la salute e la vita della nostra gente.
Se l’intento è colpire ed indebolire la Sanità Pubblica per favorire quella privata, sarà scontro a cui non mi sottrarrò. Tutti hanno diritto di essere curati e non solo chi è ricco e potente.
Ho personalmente chiamato il Dott. Vaccaro che molto amareggiato mi ha confermato che le sue dimissioni sono il frutto di uno stato delle cose che era diventato insostenibile, un reparto che deve curare le persone e garantire l’assistenza sanitaria secondo gli standard previsti dal Piano Sanitario Regionale. Ad Agrigento purtroppo la situazione è deflagrata abbondantemente.
Ho assicurato al Dott. Vaccaro che presenterò una interrogazione urgente al Ministro della Salute sulle criticità di tutta la sanità agrigentina e ho già informato il collega deputato e capogruppo in commissione sanità del M5S Andrea Quartini di seguire tutta la vicenda che assume una rilevanza nazionale per le troppe criticità insolute e che non possono essere più tralasciate”.

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