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Casteltermini, partito il servizio civile. Scozzari: “la buona politica non si ferma mai”

toto-scozzariIl processo di cambiamento e buona amministrazione continua a Casteltermini. Così l’incipit dell’Assessore comunale Totò Scozzari mette in evidenza ancora una volta delle azioni importanti per la crescita sociale e civile della gaudente comunità montana.

“E’ partito il servizio civile in paese,non solo una bella notizia per gli 11 addetti che svolgono un servizio di pubblica utilità che tra l’altro dà anche un ristoro economico ai volontari,ma soprattutto per il lavoro incessante e di qualità che hanno da subito prodotto.
E’ sotto gli occhi di tutti che i beni comunali: ville,giardini e strade comunali con grande dovizia e con risultati che vedono migliorie evidenti per il cittadino hanno cambiato volto.
Tra l’altro,continua l’Assessore Scozzari,un grazie incondizionato lo riservo al coordinatore del servizio civile Salvino Sanvito e ai contrattisti del comune che hanno collaborato e corroborato i volontari nella pulizia dei siti che adesso presentano agli occhi di tutti un’altra immagine e un altro decoro urbano.
Questo dimostra,e a breve ci saranno altre iniziative,che il senso civico,il bello e l’aumento della qualità della vita non è impossibile anche in un periodo in cui trovare risorse economico-finanziarie non è cosa facile e continueremo a informare la cittadinanza su tutto che quello è in intinere per i progetti e la programmazione che stanno andando a buon fine.
Avevo detto a tutti i miei concittadini che Casteltermini cambierà volto e che i servizi essenziali non sono una concessione ma un diritto inalienabile per la cittadinanza.Posso dire che questa amministrazione,il gruppo politico di maggioranza capeggiato da Vincenzo Urso e Maria Pia Greco sono il terminale delle istanze del popolo e continueremo questo processo di trasparenza,legalità e sviluppo spendendoci ancora di più per portare a termine quel cambiamento che noi siamo adusi a praticare,più che a strombazzare urbi et orbi,con atteggiamenti autoreferenziali e autopoietici che non guardano al bene comune.”