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Cattolica Eraclea, in contrada Ardicola strada senza manutenzione: cittadini impossibilitati a raggiungere le proprie abitazioni

“Alcuni giorni fa una leggera pioggerella, durante questo dicembre caratterizzato da giornate assolate, ha nuovamente aggravato le condizioni della stradina che mi permette di raggiungere casa”.

Lo scrive in una lettera Simonetta Piani, residente in contrada Ardicola, a Cattolica Eraclea, che denuncia pubblicamente lo stato sulle condizioni della strada in cui risiede.

“E per fortuna, stavolta, si è trattato soltanto di una pioggerella. Nel novembre scorso, infatti, dopo quel terribile maltempo che mezza Sicilia ancora ricorda tristemente, non è stato così. Tanto che alcuni residenti di contrada Ardicola, fuori dalle loro abitazioni per svolgere normalissime commissioni, non potendo ritornare a casa in nessun modo si sono ritrovati improvvisamente costretti a pernottare presso i b&b dei paesini vicini. Paradossale, no?”

“Per chi non conoscesse contrada Ardicola, sto parlando della stradina parallela alla SP 29, non visibile poiché costeggiata dalla vegetazione mediterranea, alla quale si accede dal cosiddetto “Ponte Vaccarino”. Chi è del luogo, cioè di Montallegro o di Cattolica Eraclea, sa perfettamente quale essa sia, perché collega i due splendidi comuni e sfocia alla SP 30. Aldilà delle precisazioni tecniche, la strada in questione, che in un recente passato fu asfaltata, rappresenta l’unica via di accesso e di sbocco per i residenti del luogo. Oggi essa versa in stato di abbandono, divenendo un serio pericolo per coloro che quotidianamente la percorrono a piedi o in auto. E in caso di soccorso da parte delle forze dell’ordine o dei mezzi sanitari (polizia, vigili del fuoco, ambulanze, ecc.), la strada attualmente non favorisce affatto le emergenze a causa delle criticità”.

“In cima a una collinetta, ci tengo inoltre a ricordare, si trova una centrale del gas, la quale, mi pare evidente, in merito alla sua importanza non può rimanere isolata. Tempo fa, per rendere possibile l’accesso ai residenti, venne accantonato il fango depositatosi ai bordi della carreggiata; tutto inutile, ovviamente, per ragioni elementari che eviterei di elencare. Discorso a parte riguardo il ponte, invece, del quale sarebbero necessari immediati (e reali) controlli. Successivamente agli ultimi eventi meteorologici, il suo aspetto si è notevolmente aggravato. Oltre a non essere più allo stesso livello della strada sterrata, imponendo difficoltà di manovra ai conducenti delle automobili, dal selciato fuoriescono le armature in ferro.  Nonostante le segnalazioni da parte della scrivente, non ho notato né le opportune migliorie di cui la stradina e il ponte necessiterebbero, né un interesse da parte degli organi competenti, i quali finora si sono pronunciati promettendo ciò che ai cittadini spetterebbe di diritto: una percorso sicuro per raggiungere casa propria. Sì, davvero paradossale”, conclude la lettera.

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