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Cna verso il congresso, da Agrigento il Segretario Generale Silvestrini lancia una nuova sfida: “punteremo sul turismo di qualità”

cnaQuasi duemila soci mobilitati per la fase congressuale della Cna che ha già portato all’elezione dei presidenti delle sedi territoriali e di quelli delle articolazioni di mestiere e dei raggruppamenti di interesse.

Domani l’atteso epilogo di questo percorso con la celebrazione dell’Assembla Elettiva Quadriennale, durante la quale gli 86 delegati saranno chiamati a scegliere la nuova classe dirigente provinciale della Cna . E’ stata espressa una sola candidatura, rappresentata dal presidente uscente, il riberese Mimmo Randisi. L’appuntamento, in programma domani al Dioscuri Bay Palace di San Leone, si articolerà in due momenti: la mattinata, con inizio alle ore 9, verrà dedicata alla parte pubblica, mentre il pomeriggio verrà riservato ad un dibattito interno e alle operazioni di voto. Il tema scelto è: “Tradizione e Innovazione, una nuova sfida per lo sviluppo del territorio”. Prevista la presenza delle autorità civili, militari e religiose. Si parte con il benvenuto ai presenti del segretario provinciale, Piero Giglione, cui seguirà il saluto, a nome della città di Agrigento, del sindaco Firetto. Quindi la relazione del presidente Randisi sull’attività svolta al termine dei quattro anni. Poi spazio ad un momento dedicato ai temi della legalità e della giustizia con l’assegnazione del “Premio Cna” destinato, in questa prima edizione, alla memoria del “Gudice Rosario Livatino”. Un rappresentante della Prefettura, assieme ad un rappresentante della Ca Agrigento, consegnerà la targa a don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di canonizzazione del magistrato canicattinese, ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990. Il sacerdote offrirà alcune sue brevi riflessioni. Subito dopo gli interventi di chi ha responsabilità in ambito siciliano e romano all’interno della Cna: parleranno il segretario regionale, Mario Filippello, il presidente regionale, Giuseppe Cascone e il vice presidente nazionale, Giuseppe Montalbano. La lunga mattinata sarà anche scandita dal contributo delle istituzioni politiche, le quali verranno chiamate in causa su questioni strettamente aderenti al tema della giornata. Ma prima sarà data voce agli operatori economici. Racconteranno le loro esperienze, vissute sul campo, Pierfilippo Spoto, Emanuele Farruggia, Salvatore Puleri e Francesco Di Natale. Il momento più atteso le conclusioni, che saranno affidate al segretario generale della Cna, Sergio Silvestrini. La prima parte si chiuderà con la premiazione di aziende e artigiani, sia new entry sia veterani, che si sono particolarmente distinte nelle loro attività.

“Siamo orgogliosi delle nostre radici, siamo certamente legati alla tradizione, ma oggi non si possono non assecondare i mutamenti. E la Cna è pronta a raccogliere la sfida”. Il Segretario Generale, Sergio Silvestrini, ad Agrigento per partecipare all’Assemblea Elettiva Quadriennale, in programma domani al Dioscuri Bay Palace di San Leone, parla del nuovo corso della Confederazione. “Connessi al cambiamento” è infatti lo slogan che sta accompagnando i congressi, programmati per il rinnovo delle cariche elettive. E proprio dalla città dei templi, ricca di storia e di cultura, così come buona parte del territorio provinciale, Silvestrini lancia una forte azione della Cna nei confronti del turismo. Lo ha fatto nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento di domani, che si è tenuta alla Camera di Commercio. Presenti il segretario provinciale, Piero Giglione, il presidente provinciale, Mimmo Randisi, il vice presidente nazionale, Giuseppe Montalbano. Ed ancora, sono intervenuti il presidente territoriale dalla sede di Agrigento, Emanuele Farruggia, e il neo presidente del comparto Commercio e Turismo Sicilia, il canicattinese Francesco Di Natale. “La Cna, nell’ottica di questa nuova visione di cambiamento dettata anche dalla globalizzazione del mercato – afferma il Segretario Silvestrini – ha il dovere di offrire nuovi servizi agli artigiani, alle aziende, alle piccole e medie imprese, che sono il cuore pulsante della nostra economia. Più servizi, maggiore qualità e più gioco di squadra: queste le coordinate per potere vincere la scommessa. Ce la possiamo fare. Fermo restando che in questa prospettazione, devono fare la loro parte anche le istituzioni politiche del territorio, alle quali domani, nel corso dei lavori, solleciteremo un loro preciso impegno. Ed è proprio nel solco tracciato dal Segretario Generale, che la Cna Agrigento comincia a muovere, con successo, i suoi primi passi. “Tenuto conto della vocazione turistica della nostra terra agrigentina e dell’esigenza di avviare questo nuovo percorso – spiegano Mimmo Randisi e Piero Giglione – ci siamo già adoperati, raccogliendo l’interesse e incassando l’entusiasmo delle associazioni delle guide turistiche le quali, dopo avere condiviso i nostri programmi, non hanno esitato di aderire al progetto. Coi come è in fase avanzata, vista l’ampia fetta di costa di cui disponiamo, una seria interlocuzione con gli addetti del settore balneare. Nei prossimi giorni formalizzeremo alcuni importanti passaggi – concludono Giglione e Randisi – affinché la Cna Agrigento possa concretamente occuparsi e rappresentare questo segmento produttivo, per sostenerlo con qualificati servizi”.

“Altri quattro difficili anni sono passati, segnati da difficoltà ed incertezze ma anche da un forte impegno della Cna a cercare soluzioni in grado di dare respiro al sistema produttivo. Siamo consapevoli di rappresentare il motore, ma le chiavi per l’accensione sono nelle mani della politica e delle istituzioni, a cui chiediamo di farlo ripartire nell’interesse dell’intera economia”. Sono le parole del presidente uscente della Confederazione Agrigentina, Mimmo Randisi, alla vigilia dell’assemblea elettiva quadriennale. E’ tempo dunque di tracciare un bilancio. “Grande attenzione – afferma – l’abbiamo riservata alla presenza sul territorio, cercando di raggiungere le zone scoperte, all’attivazione di nuovi servizi e al potenziamento di quelli esistenti, ma anche al riassetto di tutta struttura operativa. Ci siamo battuti per la viabilità. Nette le prese di posizione sul viadotto Morandi e sul Ponte Petrusa, senza dimenticare quelle sul versante saccense e su altre aree provinciali. Andando indietro di qualche anno, la Cna riuscì a sbloccare una vertenza a favore delle imprese impegnate nel lavori della 640. E la Cna Agrigento si è mobilitata anche in occasione delle alluvioni. Licata, Ribera e Sciacca i comuni più colpiti. Ebbene, ci siamo fatti promotori di un incontro col Ministro Orlando, al quale abbiamo strappato impegni precisi. Sul tema della sicurezza, dopo il susseguirsi di episodi di microcriminalità ai danni delle aziende, siamo stati ricevuti dal Prefetto Diomede: a lui abbiamo consegnato un documento. E’ stato un confronto positivo per l’avvio di una proficua collaborazione. Capitolo Crias: dopo 18 mesi, grazia anche al nostro contributo, è tornata operativa la sede di Agrigento, ponendo fine alle trasferte a Palermo per una semplice richiesta di accesso al credito. E in fatto di servizi, la Cna Agrigento è riuscita ad organizzare un interessante seminario informativo sul Fesr. Lotta all’abusivismo: iniziativa, come Rete Imprese Italia, per contrastare il diffuso fenomeno dei venditori ambulanti. Primi passi per avviare interlocuzioni istituzionali, necessarie ad arginare l’avanzata degli operatori che esercitano senza averne i requisiti. Sempre in orbita turismo, la Cna è stata la prima organizzazione a lanciare l’allarme ad Agrigento sulle modalità che riguardano l’applicazione della tassa di stazionamento. E oggi si stanno raccogliendo i frutti. Ma anche all’interno della struttura molte cose sono state registrate ed efficientate, tenendo d’occhio sempre il contenimento dei costi e gli equilibri finanziari, ma senza sfociare mai nell’austerity più spinta, i cui effetti portano al depotenziamento e al declino. La Cna Agrigento è ora una macchina che viaggia spedita – sottolinea ancora Randisi – ma che può e deve migliorare per rendere un servizio adeguato alle nuove sfide, per riempire di valori e di contenuti la tessera che gli associati, volontariamente, versano ogni anno”.
Ed esprime soddisfazione per come sono andate le cose in questi 4 anni, esaltando il gioco di squadra, il segretario provinciale, Piero Giglione, che si proietta già al futuro, anche in chiave di un concreto ripensamento del modo di operare. “Condividendo le linee guida, tracciate recentemente dalla direzione nazionale, la Cna è chiamata a recuperare l’idea del Sistema, della responsabilità collettiva e del bene comune. Non più, insomma, tante piccole isole, ma un grande arcipelago, se si vogliono superare concretamente gli argini dettati dalla crisi e dal declino e rilanciare un nuovo percorso culturale e contenutistico. E l’esigenza nasce dal fatto che, alla luce dei cambiamenti e delle trasformazioni sociali, politiche gestionali ed economiche, ci rendiamo conto come, da sole, le singole realtà periferiche fatichino a reggere l’ingombrante peso e a portare a compimento tutte le varie e delicate incombenze. Ecco allora che va maturando la consapevolezza, in tutti noi, che il Nazionale debba assumere il ruolo di regia unica in modo che a prevalere sia la logica del Sistema rispetto alle logiche localistiche, della frammentazione. Convinti che questa nuova impostazione non toglierà autonomia, autorevolezza e operatività alle sedi territoriali, perché si dovrà andare verso un modello organizzativo, in cui i processi e le scelte partiranno dal basso con meccanismi di costruzione partecipata, per arrivare alla fine ad una decisione vincolante per tutti. In questa ottica, la revisione prospettata – conclude Giglione – non può che portare importanti benefici all’intera struttura Cna e quindi agli associati che si affidano a noi, con rinnovata fiducia, per essere guidati e sostenuti nella crescita e nello sviluppo delle loro attività”.

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