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Regioni ed Enti Locali

Conalpa Agrigento: nuove iniziative per la tutela del verde

La Delegazione Co.N.Al.Pa. di Agrigento, presieduta dal Cav. Domenico Bruno, ha chiesto un incontro congiunto con il Direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi e con il Sindaco del Comune di Agrigento.
L’incontro avrà lo scopo di individuare una o più aree del parco Archeologico o del territorio agrigentino per dare piena applicazione alla normativa che obbliga i Comuni, con oltre i 15.000 abitanti, a mettere a dimora una piantina per ogni nuovo nato, possibilmente privilegiando piante tipiche della macchia mediterranea e del territorio.
Il Comune di Agrigento ha sempre sostenuto di avere difficoltà a trovare un terreno idoneo per la messa a dimora di circa 300 piante l’anno e per tale ragione la Delegazione Co.N.Al.Pa. si è rivolta, nel giugno scorso, alla Direzione del Parco, per dare l’opportunità al Comune di applicare una legge che vige sin dal 1993 (legge Rutelli e successive modifiche ed integrazioni).

La Delegazione Co.N.Al.Pa. di Agrigento ha, inoltre, chiesto un incontro Al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento e al Comandante dei Carabinieri Forestali e Ambientali con lo scopo d’iniziare una fattiva collaborazione per la difesa del patrimonio arboreo, forestale e boschivo che, purtroppo, ogni anno va in fumo a causa dei numerosi incendi di origine dolosa e colposa.
I nostri boschi sono afflitti anche dai danni da pascolo abusivo e dalle discariche di rifiuti che infestano l’interno dei demani forestali della Provincia, gestiti dall’Ex Azienda FF.DD. della Regione Siciliana. Alcune discariche sono già state denunciate dal Co.N.Al.Pa. all’Autorità Giudiziaria.
La Delegazione Co.N.Al.Pa. di Agrigento (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio onlus) fa parte anche del Coordinamento Regionale Salviamo i boschi di Sicilia che coinvolge numerose altre sigle ambientaliste.

La delegazione continua ad esprimere preoccupazione per lo stato del nostro patrimonio verde che ogni giorno viene trascurato o distrutto.

“E’ importante che tutte le forze in campo si coordino per la sua salvaguardia. Non passa giorno senza che ci sia una vittima tra i nostri alberi, soggetti a capitozzature ingiustificate o all’abbattimento perché rappresentano un fastidio per le foglie che cadono, le radici che si infiltrano o per la vista che viene negata; tutto ciò si sarebbe potuto evitare con una programmazione sul territorio di potature effettuate nei tempi e con gli attrezzi opportuni negli anni ormai passati. Dobbiamo fronteggiare questa atavica mancanza di sensibilità rispetto alle piante riconoscendone l’importanza per il territorio e combattere insieme il cinismo e la mancanza di civiltà come quella dimostrata da chi ha fatto sparire ben 120 piantine, appena messe a dimora dai volontari a Punta Bianca”.

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