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Osservatorio consumatori

Fernet-Branca: il successo dietro la ricetta segreta dell’amaro alle erbe di Milano

Quando un prodotto, un progetto o una persona raggiungono risultati eccezionali e arrivano all’apice del successo, ci si chiede sempre quale sia il loro segreto, l’asso nella manica che ha portato a tali frutti.

Nel caso di Fernet-Branca, lo storico amaro alle erbe di Fratelli Branca Distillerie, segreto è proprio la parola più adatta: non parliamo, tuttavia, di misteriosi stratagemmi per raggiungere a tutti i costi un obiettivo, quanto piuttosto di una ricetta, segreta nel vero senso della parola, che viene tramandata da generazioni solo tra gli amministratori alla guida dell’azienda. Una vera e propria eccezione in un contesto, come quello attuale, in cui tutte le informazioni sono facilmente accessibili a tutti: internet, in particolare, ha permesso che tutto fosse alla luce del sole. Tutto, ma non la ricetta segreta di Bernardino Branca che da quasi 180 anni continua a stupire e soddisfare anche i palati più esigenti mettendo a dura prova le papille gustative di tutti coloro che provano a capire le singole note aromatiche.

Tutto ciò che sappiamo, infatti, è che la sua formula si avvale di 27 erbe, spezie, radici e piante che vengono lavorate e mescolate per ottenere le caratteristiche proprietà del prodotto: le erbe vengono suddivise in base al processo di lavorazione a loro più affine, a caldo o a freddo, e solo in in un secondo momento si riuniscono per essere messe a riposare. Una ricetta segreta, dunque, ma anche un processo di lavorazione minuziosamente studiato per dare risalto ad ogni ingrediente.

Ed è anche questo il bello di Fernet-Branca: è un liquore tanto semplice quanto complesso che per essere compreso a pieno merita di una degustazione specifica che Fratelli Branca Distillerie ha individuato in tre sorsi:

  1. Il primo è il momento della rivelazione, quello in cui Fernet-Branca consente di abituarsi alla nota amara decisa di Colombo e Mirra e al carattere deciso della Genziana. Lo fa con decisione, svelando in parte le sue qualità e tenendone altre in serbo per mantenere viva la curiosità, con la promessa di un segreto che si dovrà scoprire in seguito;
  2. Il secondo è l’inizio vero e proprio del viaggio: in questa fase si parte alla scoperta dell’ampio ventaglio di spezie ed erbe che compongono la struttura gustativa del liquore alle erbe. Il palato riuscirà qui a percepire i sapori speziati che contraddistinguono la Zedoaria, della famiglia dello zenzero, e il sapore pieno della Camomilla;
  3. L’ultimo sorso è quello che riesce a far comprendere la ricchezza complessiva dell’amaro e che scandisce anche la fine del viaggio: una conclusione che non lascia tristezza, ma il piacere dell’avventura vissuta e dell’esperienza maturata.

Che si scelga di gustarlo liscio, con ghiaccio o impiegato in long drink e cocktail dal gusto unico e speciale, Fernet-Branca permette di compiere un vero e proprio viaggio tra gusto e mistero attraverso note gustative uniche e particolari: sapori che in parte si riescono nitidamente a distinguere e che in parte rimangono invece avvolti nel mistero di questo amaro senza tempo.

L’unica cosa certa è che l’internazionalità di Fernet-Branca è ribadita anche dalla provenienza delle spezie che ne compongono la ricetta e che provengono dai quattro continenti. Tra quelle conosciute ricordiamo, infatti: lo zafferano dal Sud Africa, il rabarbaro dalla Cina, la Genziana dalla Francia, la Galanga dall’India o dallo Sri Lanka, la Camomilla dall’Italia o dall’Argentina, solo per citarne alcuni.

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