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Foibe, oggi Giorno del Ricordo: per non dimenticare

foibeRicorre oggi il Giorno del ricordo in onore delle vittime delle Foibe e dei 350 mila esuli istriani e dalmati. Il ricordo dopo un lungo silenzio durato oltre 60 anni che commemora gli italiani esuli che alla fine della Seconda Guerra mondiale furono costretti a scappare in quel lembo di terra poi divenuta Jugoslavia.

Fu una delle pagine più nere della storia che per anni di un becero oscurantismo politico fu negata e celata perfino alle giovani generazioni.

Solo nel 2005 con l’approvazione della legge n. 92 si riportò in vita il silenzio “omertoso” di una tragedia umana al pari dello sterminio perpetrato dal regime nazista nei confronti degli ebrei.
Le Foibe, non sono altro che delle cavità naturali create dalla natura carsica della terra. Vere e proprie “fosse” dove furono gettati i corpi, legati fra di loro con fili di ferro, di donne, uomini e bambini italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.
Un eccidio a danno di quella popolazione che aveva come unica colpa, quella di trovarsi al centro di una disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell’Adriatico orientale. Fu il maresciallo Tito, dopo l’occupazione di Trieste, a perpetrare un eccidio caratterizzato dall’odio e dall’intolleranza di un periodo storico da cancellare, ma da ricordare.

Veri campi di concentramento jugoslavi che furono parte di un progetto politico del maresciallo Tito, con un unico obiettivo: al termine della guerra bisognava spostarsi nelle terre di confine dell’Isonzo e sterminare tutti coloro che avrebbero potuto difendere il popolo italiano.

Con la legge 92/2004 fu ripristinata una triste verità storica che porto ad un dettato normativo atto a commemorare e ricordare le falsità storiche di quel triste periodo: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata […] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero“.

Nella giornata di oggi anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso parte nel pomeriggio alla Camera dei Deputati alla celebrazione del “Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata” con la presidente Laura Boldrini.

I COMMENTI | Per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, “Oggi il nostro pensiero va a tutti coloro che furono condannati ad una morte atroce per la sola colpa di essere italiani e di non volersi assoggettare alla tirannide comunista. Ricordiamo con loro anche tutti gli italiani dell’Istria e della Dalmazia, costretti a lasciare la loro terra, la loro casa, i loro beni“. “Il nostro governo – conclude Berlusconi – volle l’istituzione di questa giornata come risarcimento morale verso le vittime delle Foibe, ma anche per non consentire quella lettura di parte della storia patria che la sinistra per decenni ha tentato di imporre al fine di affermare una superiorità morale clamorosamente smentita dalla realtà“.
Dal Pd interviene invece la presidente del Friuli Venezia Giulia e vice segretario del partito, Debora Serracchiani che afferma: “Come Paese abbiamo già fatto passi in avanti notevoli con il riconoscimento della ‘Giornata del Ricordo’, ma il ricordo richiede un impegno civile quotidiano e questo vale anche per l’Europa i cui confini sono segnati da guerre terribili e da barbarie“.
Il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, invece lancia un’iniziativa: “Oggi Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe e del dramma dell’esodo giuliano-dalmata. Alle 18 un tweetstorm con l’hashtag #10febbraio“.

L’auspicio di una memoria condivisa è l’obiettivo che ogni anno, il 10 febbraio, tutti gli italiani, senza alcuna distinzione politica e ideologica, devono diffondere per superare quegli “steccati” politici che hanno portato ad una verità negata per troppo tempo.
Conoscere e far ricordare alle giovani generazioni questa triste pagina distorta, servirà a commemorare quelle povere ed innocenti vittime. Una verità che non può e non deve essere “infoibata”.

Francescochristian Schembri
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