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Il settore dell’uva da tavola si riunisce a Canicattì: “Fare squadra per affrontare le sfide del futuro”

Canicattì è stata al centro del dibattito sul futuro di un intero comparto ieri, domenica 7 aprile, in occasione dell’evento “Uva da tavola, cambiamenti e sinergie”.
Una mattinata di confronto tra diverse realtà territoriali ed esperti del settore provenienti dalla Sicilia ma anche dalla Puglia che si è conclusa con un appello comune alla collaborazione e al fare fronte e squadra per vincere le sfide del futuro, sia per quanto riguarda la tutela e la commercializzazione del prodotto, sia per quello che concerne le numerose emergenze che riguardano l’agricoltura, da ultimo quella della carenza idrica.
“Questa giornata – ha detto Gianni Raniolo, presidente del Consorzio Igp Uva da tavola di Mazzarrone – è servita a creare una sinergia per portare avanti la produzione siciliana di questo comparto. L’obiettivo deve essere quello di creare nuove idee e nuove tendenze che possano portare soluzioni alla crisi e migliorare la parte economica per i produttori”.
“La nostra – ha spiegato Vincenzo Di Piazza, presidente dell’associazione Uva da tavola siciliana – è un’associazione nata nel giugno del 2021 con l’obiettivo di rappresentare il valore del comparto, ma anche di mettere in luce i suoi problemi. Abbiamo attraversato certamente delle annate terribili per il settore, oggi il fatto nuovo è che diversi soggetti importanti della filiera si trovano insieme a confrontarsi e a provare a fare rete”.
Un appello alla partecipazione, è arrivato anche da Michele La Porta, presidente del Consorzio Uva di Puglia Igp. “Serve creare massa critica – ha detto – per andare sul mercato e provando a gestire la parte commerciale. Questo possiamo farlo solo con la partecipazione degli agricoltori”.
Soddisfatto il presidente del Consorzio Igp Uva di Canicattì Marsello Lo Sardo per la riuscita dell’appuntamento. “Oggi le massime autorità del settore dell’uva da tavola sono a Canicattì per ragionare insieme del futuro di questo settore. Sono ancora oggi troppo pochi gli imprenditori che si avvicinano al consorzio. Per questo voglio lanciare un appello ai viticoltori delle province di Agrigento e Caltanissetta, affinché investano sul sociale e comprendano come Consorzi come il nostro siano l’unico strumento per dare visibilità alle nostre uve. Il marchio Igp, infatti, è sempre più ricercato dai compratori di tutta Italia e di tutta Europa, e non possiamo farci trovare impreparati”.
L’iniziativa, ospitata dal Comune di Canicattì, aveva il patrocinio del Comune di Mazzarrone, il supporto dall’associazione Uva da tavola siciliana, dell’Igp Uva di Puglia, dell’Igp Uva da tavola di Mazzarrone e della Cut, la Commissione uva da tavola. Main sponsor è stata la Corteva Agriscience.

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