La rinascita di Totò Cuffaro: “la mia vita è fuori dalla politica”
Il primo politico italiano che ha scontato 5 lunghi anni di carcere. Due vite che hanno visto l’ex governatore della Regione Siciliana, ed ex senatore, Totò Cuffaro (in foto), protagonista assoluto della puntata di “Matrix”, condotta da Luca Telese.
Due vite a confronto, dal Cuffaro “politico”, al Cuffaro “detenuto”. Da un lato la vita del “potere” e di eccessi, dall’altro la “rinascita” di un uomo che ha ritrovato la sua “pace” interiore.
“La vita merita di essere vissuta sempre”. Con queste parole Cuffaro inizia la sua prima intervista dopo aver scontato la pensa a quasi 5 anni di carcere.
Una occasione per costruire una nuova vita. Cinque lunghi anni vissuti a Rebibbia dove l’uomo Cuffaro ha raccontato la sua esperienza tra aiuti ai “colleghi di cella” con lo spirito altruista di donare quel qualcosa che può sembrare scontato in una vita “normale”.
L’ex presidente della Regione rimarca più volte l’umanità del carcere e la visione distorta dei detenuti, ammettendo anche ciò che non conosceva e che invece avrebbe dovuto conoscere da politico.
Un’immagine di un Totò Cuffaro che per i siciliani è meglio conosciuto come “vasa vasa”, non discostandosi da quella generosità e quell’altruismo visto nell’immaginario collettivo.
Infine Cuffaro parla della politica: “La politica è stata l’esperienza più bella della mia vita, se tornassi indietro lo rifarei. Ma oggi la mia vita è fuori dalla politica. È stata un’esperienza bellissima, ma è finita. Adesso devo dedicarmi alla famiglia e il 30 maggio vado in Burundi a fare il medico in un ospedale che avevo contribuito a costruire con i fondi solidali quando ero presidente della Regione. Porterò mia moglie che è medico senologo. Credo che sia un modo come un altro per contribuire a dare una mano a chi ha più bisogno di aiuto, ma soprattutto aiuta il mio spirito e me stesso a essere utile alla nostra società e alle cose in cui credo”.
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