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“Millennial”, Cosentino e Giovagnoli al Giardino della Kolymbethra

Si terrà sabato 9 settembre alle ore 20, presso il Giardino della Kolymbethra di Agrigento, “Millennial – incontro con le nuove voci della narrativa italiana”.

Ospiti dell’evento, lo scrittore e critico letterario Nicola H. Cosentino e la poetessa e scrittrice Gaia Giovagnoli, moderati dal giornalista Gero Micciché.

Negli ultimi anni, il FAI ha intrapreso un percorso di avvicinamento al mondo letterario italiano, ospitando reading, eventi e dibattiti in alcuni dei suoi Beni più suggestivi: l’incontro del 9 settembre, che conclude il cartellone delle sere FAI d’Estate al Giardino della Kolymbethra, Bene FAI nel cuore della Valle dei Templi (AG), intende mostrare al pubblico le tendenze della nuova narrativa italiana, con due autori diversi per stile, temi e poetica ma pienamente rappresentativi della loro generazione.

Quello con Cosentino e Giovagnoli – in dialogo per la prima volta – è un appuntamento che permetterà non solo di indagare lo stato dell’arte nel romanzo italiano, ma anche il rapporto degli scrittori millennial con l’amore, la magia e il rapporto tra realtà e rappresentazione.

Elementi, questi, al centro degli ultimi romanzi dei due autori, “Le tracce fantasma” (Minimum fax) di Cosentino e “Chiedi se vive o se muore” (Nottetempo) di Giovagnoli, libri che in occasione dell’incontro saranno disponibili per l’acquisto al pubblico e il firmacopie presso il luogo dell’evento.

L’evento chiuderà il ciclo “Aperitivi letterari” iniziato lo scorso luglio presso il Giardino della Kolymbethra.

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I ROMANZI

GAIA GIOVAGNOLI – CHIEDI SE VIVE O SE MUORE (NOTTETEMPO, 2023)

“Il buio mi pose delle domande. Le figure delle carte non mi lasciarono in pace”. Chiusa a forza in uno stanzino, India si nutre degli arcani e rivive gli incontri con le persone per cui ha letto i tarocchi. A segregarla lì senza cibo né acqua è stato Leo, il suo compagno, il suo grande amore. Uscita finalmente da quella prigione, la giovane donna tenta di ritrovare se stessa in una famiglia complicata e in un nuovo legame sentimentale. Ma quando viene a sapere che Leo è volato giù dal loro vecchio appartamento al secondo piano, va da lui in ospedale e avvia un dialogo immaginario con quel carnefice che non si sveglia. India la cartomante si aggrappa ai tarocchi e alla forza delle storie che in quelle carte avevano trovato una voce. “I segni, a pensarli così, possono davvero esprimere una qualche verità – non per quello che sono in sé (una nuvola è una nuvola, un fulmine è un fulmine) ma per il ruolo che diamo loro in noi”. Troverà infine in quei simboli la chiave per poter essere davvero libera. Scrivendo sul confine mobilissimo tra mondo reale e pensiero magico, Gaia Giovagnoli indaga con ostinazione l’amore inquieto e la violenza delle relazioni sbagliate.

NICOLA H. COSENTINO – LE TRACCE FANTASMA (MINIMUM FAX, 2023)

Valerio Scordia – trentotto anni, ex chitarrista – vive della sua passione: ascolta canzoni e scrive cosa ne pensa. Impulsivo e sarcastico, spera di sfibrare la propria perenne frustrazione schizzando da una strada all’altra di Milano, tra negozi di dischi, appartamenti di cantanti-dive e incontri a volte rivelatori, più spesso disastrosi. Finché l’inaspettato turbamento per la notizia che Anna, vecchio amore, ha avuto una figlia si somma all’invidia per il successo del suo ex migliore amico, cantautore in vertiginosa ascesa. Come reagire? Semplice: ascoltando più dischi, vuotando più bottiglie e scoprendo che, almeno per lui, mischiare musica e alcol funziona da macchina del tempo, riportandolo letteralmente nel passato. Non nel suo, però: in quello di Anna, la donna dovrebbe dimenticare. “Le tracce fantasma” è un romanzo sull’illusione che la bellezza sia la legge che governa il mondo; sul confondere arte e vita reale, e dovere a questo equivoco tutta la propria tristezza, ma anche ogni nota di felicità. Cosentino cesella una storia in cui la malinconia per i possibili che non sono stati convive con la vulnerabile certezza che gli errori, le relazioni naufragate e i sogni infranti sono in realtà i semi invisibili cui affidare il futuro. E che talvolta le impronte lasciate dagli altri nella nostra vista riaffiorano all’improvviso, come canzoni segrete in coda a un disco che credevamo di conoscere a memoria.

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