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MonumentiAmo, rilevate le condizioni strutturali delle chiese di Santa Maria dei Greci e Santa Croce

Progetto MonumentiAmo, le Chiese di Santa Croce e di Santa Maria dei Greci i primi beni culturali ecclesiastici oggetto del progetto a cura dell’Arcidiocesi di Agrigento e dell’Ordine degli architetti.
Il Progetto è utile al censimento delle condizioni di efficienza strutturale del patrimonio dei Beni Culturali Ecclesiastici di Agrigento, inseriti nell’apposito elenco allegato al protocollo di intesa sottoscritto da Arcidiocesi-Ufficio Beni Culturali ed Ecclesiastici e Ordine Architetti lo scorso 7 agosto, con l’obiettivo di rilevare eventuali condizioni di criticità strutturali degli immobili e di programmare eventuali interventi di consolidamento e di messa in sicurezza.

“Abbiamo già segnato le prime due tappe del progetto MonumentiAmo, in attuazione del protocollo di intesa sottoscritto con l’Arcidiocesi di Agrigento lo scorso 7 agosto – afferma Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento – In particolare, abbiamo già rilevato le condizioni di efficienza strutturale delle chiese di Santa Croce e di Santa Maria dei Greci, che non manifestano, in atto, particolare criticità strutturali. Contiamo di completare la schedatura di tutti i beni culturali ed ecclesiastici inseriti nel protocollo di intesa entro l’anno o tuttalpiù entro il prossimo mese di gennaio.
I volontari di Protezione Civile dell’Ordine, al fine di attuare il protocollo di intesa con l’Arcidiocesi, hanno preliminarmente seguito un corso di specializzazione nella compilazione delle schede, predisposte dal dipartimento nazionale di Protezione Civile e dal ministero dei Beni Culturali per il censimento delle condizioni di efficienza strutturale dei beni culturali ecclesiastici. Corso svoltosi con il fondamentale contributo dell’Arcidiocesi, quindi di Don Giuseppe Pontillo: del professore Lillo Cucchiara; del dirigente territoriale della Protezione Civile Maurizio Costa; del responsabile del Gruppo dei volontari di Protezione Civile dell’Ordine, Giuseppe Vita e del coordinatore tecnico dello stesso gruppo, Giuseppe Cacciatore. Oggi – conclude Rino La Mendola – procediamo alla consegna degli attestati agli architetti che hanno seguito il corso e che hanno già avviato il progetto MonumentiAmo”.

Stamattina, nella chiesa di Santa Maria dei Greci, sono stati consegnati gli attestati agli architetti che hanno partecipato al progetto insieme con l’ufficio dei Beni culturali ed Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Agrigento.

“Ordine degli architetti e ufficio Beni cultural insieme per la conoscenza e la tutela del patrimonio ed eventuali interventi da eseguirsi in caso di calamità e problematiche strutturali – spiega don Giuseppe Pontillo – Questo è un momento molto importante che ha visto architetti e ufficio Beni culturali insieme per promuovere la consapevolezza che il patrimonio va valorizzato, custodito proiettandosi nella conoscenza di possibili interventi in emergenza. Auspichiamo che questo modello possa essere applicato anche dalla pubblica amministrazione per un censimento del patrimonio pubblico e di quello privato, specialmente nel centro storico di Agrigento e della provincia”.

“Oggi si concludono queste giornate di formazione che hanno visto la partecipazione del dipartimento di Protezione civile all’inizio e in questa giornata conclusiva – dice Maurizio Costa, responsabile territoriale del dipartimento di Protezione civile – Questa attività, essenziale per eventuali necessità di verifica del territorio in caso di calamità di qualsiasi natura, può essere replicata sui beni commerciali e privati perché bisogna essere preparati. Il dipartimento di Protezione civile ha il compito di coordinare, reclutare e mettere insieme le eccellenze del territorio per risolvere i problemi quando questi si verificano”.

“L’obiettivo del dipartimento di Protezione civile dell’Ordine e dell’ufficio dei Beni culturali ed Ecclesiastici – dettaglia Peppe Vita, responsabile del gruppo di volontari di Protezione civile dell’Ordine degli architetti – è di stilare le schede fornite dalla Protezione civile sulla patologia strutturale che interessa gli edifici sacri. Si tratta di schede utili a fornire informazioni sul luogo e sul manufatto utili in caso di calamità. In tal senso, infatti, si ha un quadro chiaro del manufatto consentendone la messa in sicurezza, a seconda del grado di preziosità de manufatti, o trasportarli in altri depositi”.