Porto Empedocle, accusato di estorsione e incendio: 70enne a giudizio
Un 70enne di Porto Empedocle finisce a giudizio con l’accusa di avere incendiato trentacinque contenitori dei rifiuti ed avere cercato di convincere uno dei responsabili della società che gestiva il servizio di nettezza urbana a pagare.
Un episodio che si sarebbe ripetuto poco dopo anche a danno di un panificio, ma in quest’ultimo caso le fiamme si estinsero non provocando danni. I fatti si verificarono nell’agosto del 2011. Il 70enne si sarebbe spacciato per il fratello del boss Totò Riina chiedendo di pagare dopo gli incendi.
L’uomo, è finito così a processo con l’accusa di incendio, tentata estorsione con metodo mafioso e false generalità. Nel corso dell’ultima udienza, dove è stato aperto il dibattimento, sono stati ammessi i mezzi di prova ed è stato disposto il rinvio al prossimo 4 marzo per ascoltare i primi testi.