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Politica

Porto Empedocle, emergenza Coronavirus: lettera aperta del Consigliere Lattuca

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta diramata alla stampa dal consigliere comunale di Porto Empedole, Calogero Lattuca sull’emergenza Coronavirus.

“Egr. io sig. Sindaco,
torno a scrivere una lettera aperta, innanzitutto per esprimerLe tutta la mia vicinanza per quanto appreso, in data odierna, in merito al fatto che Suo marito è risultato positivo al test “Covid.19”.
Spero che presto stia meglio e tutto passi.
Inoltre, con spirito di piena collaborazione tra maggioranza e opposizione , in un momento così drammatico per il mondo intero, vorrei formulare altre proposte concernenti l’istituzione del Fondo per far fronte all’emergenza economica di chi è rimasto senza reddito e con riguardo, anche, all’istruzione a distanza.
Sul punto, Le segnalo che numerose famiglie non abbienti non hanno né dispositivi elettrici né, tantomeno, la possibilità di connessioni internet per accedere alle piattaforme attivate dal Ministero per la prosecuzione dell’attività didattica, con la gravissima violazione di un diritto fondamentale qual è il diritto allo studio.
Pertanto, stante la discrezionalità di cui godono le amministrazioni locali nella gestione delle risorse destinate all’emergenza , Le chiedo di valutare, oltre ai fondi per l’acquisto di beni di prima necessità delle famiglie prive di reddito, l’istituzione di un fondo per garantire a queste famiglie bisognose l’accesso gratuito (mediate fornitura di una scheda internet e/o di dispositivi elettronici) alle varie piattaforme didattiche.
A tele scopo, credo che sia opportuno instaurare un tavolo tecnico di gestione dell’emergenza che coinvolga maggioranza e opposizione consiliare.
Ciò, dopo aver valutato un’eventuale sanificazione dei locali del Comune, nonché la somministrazione dei tamponi per scongiurare eventuali focolai di contagio, in modo da garantire al personale di operare in sicurezza.
Concludo la mia lettera aperta rinnovando il mio ringraziamento a tutte le istituzioni civili e militari, le quali sono in prima linea per garantire la salute e la sicurezza pubblica”.

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