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Problematiche del servizio idrico a Licata: Girgenti Acque replica al sindaco Cambiano

acquaDopo la notizia sugli esposti presentati dal sindaco di Licata, Angelo Cambiano, relativamente alle disfunzioni del servizio idrico integrato nel comune, non si fa attente la replica della Girgenti Acque spa:

“Come ben sa il Sindaco, – recita la nota stampa – le recenti disfunzioni nella distribuzione idrica sono state determinate da alcuni guasti sulla condotta di adduzione gestita dalla Siciliacque s.p.a. che hanno determinato interruzioni/riduzioni della portata idrica in arrivo ai serbatoi comunali a partire dai quali la Girgenti Acque gestisce la distribuzione nella città.
In particolare, in data 13/06/2016 è stata accertata la mancata fornitura ai serbatoi idrici del Comune di Licata da parte di Siciliacque, come da nostra comunicazione prot. 60783 del 13/06/2016; in data 14/06/2016 è stato interrotto da Siciliacque l’esercizio dell’acquedotto Fanaco, al fine di eseguire un intervento di riparazione in c.da Miloro, nel Comune di Milena, con conseguente limitazione della fornitura idrica ai serbatoi comunali, come da nostra comunicazione prot. 60983 del 13/06/2016; in data 17/06/2016 a causa di un guasto verificatosi ad una valvola di regolazione ubicata sull’acquedotto Gela-Aragona, gestito da Siciliacque, si è drasticamente ridotta la fornitura idrica ai serbatoi comunali, come da nostra comunicazione prot. 62134 del 17/06/2016″.

“Già dalla data di oggi la portata in arrivo nei serbatoi comunali è ritornata ai livelli standard di periodo e quindi la distribuzione agli utenti è in via di regolarizzazione”.

“L’impianto di depurazione del Comune di Licata – sottolinea Girgenti Acque – è stato progettato per una potenzialità pari a 35.000 AE, tuttavia, all’atto della consegna alla Girgenti Acque, il carico organico influente corrispondeva ad una popolazione effettiva di 15.000 AE circa, rappresentante circa il 40% della popolazione.
Infatti non era allacciata all’impianto la zona del centro abitato che si sviluppa in destra idraulica del fiume Salso e che recapitava all’impianto di sollevamento di Corso Argentina, dal quale i reflui venivano scaricati sotto costa tramite un pennello, in scarse condizioni di esercizio e senza alcun trattamento di depurazione”.

“La Girgenti Acque a seguito dei lavori fognari svolti nel centro abitato ha reso possibile il collettamento al depuratore dei reflui fognari provenienti dalla zona ovest mediante il sollevamento di corso argentina. Inoltre il continuo efficientamento degli altri sollevamenti fognari, alcuni dei quali sono in corso, ha consentito l’eliminazione degli sversamenti sul fiume Salso.
Tutti i sollevamenti fognari sono dotati di segnalatori automatici che permettono l’invio di messaggi in regime continuo di tutte le anomalie che possono sorgere, al fine di fare intervenire prontamente i tecnici preposti.
L’impianto di depurazione consta di due linee di trattamento liquami, con funzionamento in parallelo, e dotate delle medesime fasi di trattamento (che sinteticamente definiremo “lato mare” e “lato terra”), e di un’unica linea fanghi, cui adducono i fanghi primari e secondari, periodicamente estratti dal comparto di sedimentazione primario e secondario. Le acque depurate sono scaricate alla foce del fiume Salso”.
“L’ing. Barrovecchio, Consigliere Delegato, precisa che il depuratore è dotato di campionatore automatico delle acque in uscita, pertanto sono già state predisposte le analisi dei campioni prelevati nella giornata di ieri, per confutare con elementi oggettivi, e non dicerie, che nella foce del fiume Salso dal depuratore non sono state scaricate acque contenenti residui inquinanti.
Tutto ciò per ribadire che eventuali elementi inquinanti sul fiume Salso non derivano dalla gestione delle acque reflue da parte della Girgenti Acque”.

“Nell’interesse della collettività della provincia agrigentina, la Girgenti Acque invita tutte le istituzioni a collaborare per la risoluzioni dei problemi, evitando polemiche ed accuse che certamente non aiutano a superare tutte le criticità che possono manifestarsi nella stagione estiva”, conclude la nota.

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