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Editoriali

Quella libertà di stampa che non piace alla Capitaneria di Porto

divieto mareamicoLibertà di informazione. Scrivo Libero ha voluto fin dall’inizio della sua esperienza editoriale dare “voce” a tutti. Una scelta che ci ha posto dei limiti e delle “antipatie” verso un “modus” non da tutti gradito, ma che ha in brevissimo tempo trovato il consenso da parte dei numerosi lettori che giornalmente ci seguono e ci apprezzano.

Un nuovo modo di fare giornalismo; un’informazione libera, con lo scopo di sviluppare il territorio informandolo sui principali temi di attualità.
La nostra esperienza si è fondata fin dagli inizi su un concetto basilare: “autonomia” e libertà di espressione. Nessun condizionamento e soprattutto nessun vincolo.
Una premessa dovuta, in un territorio che purtroppo ancora oggi non sembra avere chiaro il ruolo dell’informazione pubblica in un contesto che non azzardiamo a dire di “pirandelliana memoria”.

Accade infatti che la nostra testata giornalistica sia stata “depennata” dalla mailing list stampa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle per il solo motivo di avere pubblicato la denuncia dell’associazione ambientalista di MareAmico che ieri portava a conoscenza della situazione nelle spiagge de le Dune e di Cannatello.

Ecco cosa recitava la nota di MareAmico: “Lo scorso week end la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ha autorizzato una manifestazione di pesca sportiva presso la spiaggia delle Dune e di Cannatello. Il giorno dopo la gara, i nostri volontari hanno effettuato un sopralluogo ed hanno riscontrato l’abbandono in spiaggia di diverso materiale utilizzato durante la manifestazione. Sarebbe auspicabile, per il prossimo anno, che la Capitaneria non si limitasse ad autorizzare la manifestazione ma diffidi anche gli organizzatori a lasciare pulita la spiaggia dopo la gara, magari vigilando“.

Sarebbe questo il testo incriminato che ha condotto il comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, il C.F. (CP) Massimo Di Marco a prendere la decisione di escludere il nostro periodico dall’informare i lettori sulle attività poste in essere dalla stessa Capitaneria.
La motivazione? Secondo quanto riferito alla nostra redazione, il Comandante Di Marco sembrerebbe che non abbia preso di buon gusto la pubblicazione del comunicato dell’Associazione ambientalista MareAmico Agrigento che invitava solo la Capitaneria a vigilare meglio per evitare che le nostre spiagge potessero essere invase da rifiuti. Un semplice monito che invece è stato letto come un “imperativo” non gradito al militare, che ha prontamente invitato gli uffici a “depennare” il nostro indirizzo mail per la ricezione delle note ufficiali della Capitaneria di Porto Empedocle.
Il Comandante Di Marco, insomma, avrebbe voluto essere informato della pubblicazione della nota stampa incriminata e con molta probabilità (ma su questo ovviamente poniamo dei dubbi) porre magari qualche veto.

Un atteggiamento forse che contrasta con quanto di più elementare previsto dalla nostra Costituzione. Vogliamo infatti ricordare al militare graduato che l’art. 21 della nostra carta costituzionale tutela il diritto di cronaca e con esso il diritto di critica. La cronaca riferisce una realtà fenomenica (fatto o comportamento). Essendo informazione, è obiettiva. La critica, essendo valutazione, è soggettiva. La cronaca nasce con il fatto e lo descrive, la critica segue la descrizione del fatto e lo valuta. Non vogliamo assolutamente prendere le difese dell’associazione MareAmico, ma a nostro modesto parere sembrerebbe che il comunicato “da non pubblicare” rientrerebbe appieno in un diritto di critica.

Nonostante tutto, abbiamo chiesto una nota di replica alla “vessata quaestio” fra quanto criticato dall’Associazione MareAmico e quanto invece contestato dal Comandante, ma da parte di quest’ultimo non vi è stato nessun riscontro, in quanto, come ci riferisce l’Ufficio di diretta collaborazione, si “sarebbe auspicato l’eliminazione della nota stampa di MareAmico”.

Ovviamente noi di Scrivo Libero non abbiamo certamente accettato una proposta che a nostro parere viola i più semplici diritti di informazione.
Noi restiamo comunque sempre a disposizione per ascoltare il Comandante di Marco e rinnoviamo, nell’interesse dei lettori e della libertà di stampa, la nostra assoluta ed incondizionata disponibilità a pubblicare ogni nota stampa.

Se lo scopo del Comandante era quello di far parlare della Capitaneria, beh forse è riuscito nell’intento.

Francescochristian Schembri

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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