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Politica

Questione migratoria, audito il presidente Musumeci in comitato Schengen

“La questione migratoria e l’arrivo massiccio di persone sulle coste italiane, in particolar modo in Sicilia, è un fenomeno oggettivamente complesso che non può essere affrontato a colpi di propaganda. In comitato Schengen abbiamo audito il presidente della Regione Sicilia che ha attaccato il governo accusandolo di impotenza. Ci teniamo a ribadire che l’impegno del governo, e del Viminale in particolare, è stato costante su questo fronte e sono state messe immediatamente in campo soluzioni concrete nella gestione dell’emergenza”.

Così in una nota i parlamentari del MoVimento 5 Stelle nel Comitato parlamentare Schengen.

“Abbiamo visto anche noi delle evidenti criticità per il sovraffollamento delle strutture di accoglienza, in particolare a Lampedusa e Porto Empedocle, e per i legittimi timori della popolazione dal punto di vista sanitario. Dobbiamo, però, ricordare che di fronte a questi flussi eccezionali il Viminale si è subito attivato: ha predisposto attraverso i prefetti il trasferimento dei migranti dai centri più affollati verso altre località, ha rafforzato il controllo degli hotspot con un impiego più massiccio di Forze armate, in particolare con l’arrivo di personale militare dell’operazione Strade Sicure, e di forze di polizia per evitare le fughe dei migranti e ha inviato delle navi per la quarantena dei migranti, da subito individuate come soluzione per limitare al minimo il rischio di contagio”, continuano i parlamentari.

“Oltre agli interventi pratici di gestione degli arrivi, il ministero dell’Interno ha intensificato il dialogo internazionale per affrontare la questione dei flussi migratori a livello europeo, con l’obiettivo di dare seguito all’accordo di Malta per la redistribuzione dei migranti all’interno dell’Unione europea, come auspicato anche dal ministro degli Esteri Di Maio. Di grande importanza anche i colloqui avuti dalla ministra Lamorgese in Libia e in Tunisia che sottolineano il dialogo con i Paesi di partenza e transito di migranti al fine di controllare le frontiere e contrastare l’attività dei trafficanti di esseri umani”, concludono.

foto archivio