fbpx
Lavoro Regioni ed Enti Locali

Racalmuto, Servizi sociali: opportunità di lavoro al Distretto Socio Sanitario D3 di Canicattì

RacalmutoIl Distretto socio-sanitario D3, di cui è capofila il comune di Canicattì e che comprende: Racalmuto, Naro, Camastra, Grotte, Castrofilippo, Campobello di Licata e Ravanusa, ha pubblicato l’avviso per l’affidamento di 11 incarichi esterni finalizzati alla realizzazione del progetto sul Sostegno per l’inclusione attiva (Sia).

Si tratta di due avvisi per la selezione pubblica per soli titoli di 6 assistenti sociali e di 5 istruttori amministrativi da impiegare con contratto a tempo determinato e parziale nell’ambito delle attività legate alla realizzazione del progetto “Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA)” presso i Comuni dell’Ambito distrettuale D3 ricompreso nel Programma Operativo Nazionale (PON) – FSE 2014-2020 – Azione A – rafforzamento dei servizi sociali. L’avviso sarà pubblicato a giorni nella GURS e dalla data di pubblicazione decorreranno trenta giorni per presentare la domanda.
Tutte le informazioni, compresi i requisiti di partecipazione, la documentazione necessaria e le modalità di presentazione della domanda nei termini stabiliti, sono consultabili sul sito istituzionale del Comune di Canicattì in home page nella sezione “Bandi, Avvisi ed concorsi”o nei siti degli altri Comuni del Distretto socio-sanitario D3. Tutti gli undici incarichi avranno decorrenza dalla data di esecutività del provvedimento di conferimento degli incarichi stessi e termineranno il 31 dicembre 2019.

“Il progetto – dichiara l’assessore dott.ssa Carmela Matteliano – è stato presentato dal Distretto socio-sanitario per partecipare al bando pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali; è stato poi approvato dalla Direzione Generale per l’Inclusione e le Politiche Sociali del Ministero a fine giugno 2017, e ammesso a finanziamento per un importo di €. 1.913.966,00.

Il Sostegno all’Inclusione Attiva prevede l’erogazione da parte dell’Inps di un sostegno economico a nuclei familiari disagiati. Gli interessati dovranno presentare domanda che sarà istruita da queste 11 figure professionali in stretto raccordo con i Servizi Sociali dei Comuni del Distretto. AL sostegno economico sarà associato un progetto personalizzato per la promozione sociale e lavorativa. Pertanto i Comuni, a livello territoriale, dovranno predisporre tali progetti di presa in carico personalizzati e seguirne lo svolgimento.”

Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
“I servizi sociali dei Comuni che accoglieranno le domande e forniranno le informazioni necessarie – spiega il sindaco Avv. Emilio Messana – dovranno coordinarsi e fare rete con il Ministero, l’Inps, il Centro per l’impiego, l’Asp, la scuola e tutti quegli Enti e o associazioni che sono collegati al progetto personalizzato. La misura avrà successo se saremo in grado di costruire una rete di servizi, una comunità accogliente in grado di aiutare le persone a uscire dalle condizioni di difficoltà e povertà”.

“L’obiettivo è quello di attivare prestazioni sociali ed interventi di rete con servizi pubblici e privati del territorio, diretti alla “inclusione attiva” e cioè all’inserimento al lavoro attraverso un progetto personalizzato.”