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Cronaca

Scarcerato per direttissima il favarese Avarello

re padulaSabato 18 luglio, il favarese Salvatore Avarello, di anni 40, residente ad Agrigento, si è dovuto presentare scortato in Tribunale al dibattimento per la convalida del suo arresto e per il giudizio direttissimo, dinnanzi al Giudice monocratico Michele Còntini.

L’imputato, sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Agrigento, disposta con ordinanza del Tribunale di Agrigento dell’agosto 2013, nel pomeriggio dI venerdì 17 luglio, si poneva alla guida di un ciclomotore senza essere munito di patente di guida in quanto revocatagli.

Mal gliene incolse, poichè veniva intercettato, inseguito e bloccato da una pattuglia dei Carabinieri appartenente al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento che si trovava in zona Fontanelle per un servizio perlustrativo. Accertata la delicatezza della posizione giudiziaria del fermato, i Carabinieri procedevano al suo immediato arresto, per violazione dell’art. 75 com. 2 del Decreto legislativo n.159/2011, ovvero per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.

I difensori di fiducia del detenuto, l’avvocato Marco Padùla e l’avvocato Daniele Re, opponendosi alle richiesta di conferma della misura dell’arresto proposta dal P.M. Concetta Tinaglia, hanno eccepito con successo davanti al giudice la particolare tenuità del fatto, adducendo a ulteriore discolpa dell’imputato, la motivazione che egli uscì verosimilmente al di fuori dell’orario consentitogli e si pose alla guida del ciclomotore (prontamente sequestrato), in quanto spinto da necessità, poichè la sua compagna, al nono mese di gravidanza, lamentava un malessere forse aggravato dal clima torrido di questi ultimi giorni.

Il giudice Còntini, accogliendo le istanze dei due difensori, ha disposto l’immediata scarcerazione del pluripregiudicato Avarello, disponendo la prima udienza del correlato processo per il 30 settembre prossimo.

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