“Anche quest’anno alcuni dissennati imprenditori del settore oleario hanno versato le acque di vegetazione nei torrenti e nei fiumi (queste immagini effettuate con un drone si riferiscono alla foce del fiume Naro, nel cui bacino idrico ricadono i frantoi di Canicattì, Naro e Favara)“.
Attraversano il fiume Naro e arrivano direttamente nel mare di Cannatello, ad Agrigento. Si tratta delle acque di vegetazione, come denuncia l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento, “provenienti da qualche frantoio tra Naro, Canicattì o Favara“.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, congiuntamente a personale del Nucleo Operativo Ecologico di Palermo, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, dell’Agenzia Regionale per la
Ancora un frantoio, oggetto di accertamento da parte dei Carabinieri della Compagnia di Licata, è stato sottoposto a sequestro dopo che si è appurato che le acque di vegetazione derivanti dalla molitura delle olive venivano illegalmente sversate in un canale vicino la struttura sita a Naro.
I Deputati regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interpellanza al Presidente della regione Crocetta e all’Assessore Croce – primo firmatario l’On. Matteo Mangiacavallo – con la quale chiedono maggiori controlli presso i frantoi oleari, così da scongiurare ulteriori sversamenti di acqua di vegetazione nei torrenti e nei fiumi siciliani.
A Raffadali i Carabinieri della locale stazione, unitamente a personale dell’Arpa e della Polizia Provinciale di Agrigento, hanno segnalato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Agrigento, T.P. classe 1972, da Raffadali, T.C. classe 1970, da Raffadali, T.P. classe 1964, da Raffadali e T.F. classe 1975, da Raffadali.
A Montaperto, nel corso di un predisposto servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dell’inquinamento ambientale connesso alla molitura delle olive ed all’individuazione di corsi d’acqua interessati allo
A Favara nel corso di un predisposto servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dell’inquinamento ambientale connesso alla molitura delle olive ed all’individuazione di corsi d’acqua interessati allo scarico abusivo di acque reflua, e nell’ambito di attività finalizzata alla
Nuovo intervento del Corpo di Polizia Provinciale, che agli ordini del Comandante dr. Vincenzo Giglio e su disposizione del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale dr. Marcello Maisano ha riattivato i controlli sull’inquinamento da acque di vegetazione provenienti dai frantoi.
“Nonostante i tre sequestri a carico dei frantoi di Naro, effettuati dai Carabinieri, altri oleifici continuano a scaricare le acque di vegetazione nei valloni e questo carico inquinante arriva nel fiume Naro e conseguentemente inquina pure il mare di Cannatello“.