Parte oggi, venerdì 10 novembre 2017, la nuova procedura per l’ammissione alla pratica forense presso l’Avvocatura dell’Inps.
Assoluzione confermata per un avvocato agrigentino accusato di falso ed estorsione ai danni della moglie. Il ricorso presentato dal procuratore generale è stato infatti ritenuto inammissibile, così come chiesto dalla difesa, in quanto i reati sono prescritti.
Ha tirato un sospiro di sollievo Ignazio Valenza, l’avvocato accusato da un imprenditore di Ravanusa di danneggiamento. L’ipotesi di reato con cui Valenza fu rinviato a giudizio dalla Procura era quella di infedele patrocinio. Valenza, accettò infatti di assistere legalmente l’imprenditore che aveva ricevuto un decreto ingiuntivo da parte della società. Ma con tale
L’Avvocato Girolamo Rubino, Amministrativista del Foro di Palermo, è stato confermato delegato regionale per la Sicilia della Società Italiana Avvocati Amministrativisti per il biennio 2017/2018.
Un avvocato 39enne è stato assolto “perchè il fatto non sussiste” dall’accusa di non avere rispettato gli obblighi di natura economica nei confronti del proprio figlio, minorenne.
A fuoco sabato sera il portone di ingresso di un immobile in via Manzoni, ad Agrigento. Il rogo ha danneggiato l’ingresso dell’abitazione, adibito anche a studio professionale, di un avvocato.
Un 32enne di Porto Empedocle finisce nei guai con l’accusa di truffa e tentata truffa. E’ stato infatti chiesto il rinvio a giudizio per l’empedoclino che per trarre un illecito profitto si sarebbe finto avvocato, Carabiniere o corriere di trasporti.
La Giunta Municipale del Comune di Gela nel 2015 approvava un avviso pubblico esplorativo per l’individuazione di tre avvocati ,ai quali affidare gli incarichi legali dell’ente, che avrebbero dovuto costituirsi in associazione temporanea di scopo.
Comparirà davanti al Gup del Tribunale di Agrigento il prossimo 1 dicembre, il giovane praticante avvocato agrigentino di 32 anni accusato di calunnia nei confronti di una avvocatessa di Favara.
Estorsione e tentata estorsione. Sarebbero questi i reati contestati ad un’avvocatessa di Agrigento e alla sorella, protagoniste, secondo l’accusa, di presunte minacce di gravi ritorsioni nei confronti di clienti qualora non avessero pagato una ulteriore somma di denaro, oltre all’onorario pattuito e già liquidato.