Nei primi sei mesi del 2024, i siti culturali siciliani hanno registrato un successo straordinario in termini di affluenza e incasso, rispetto allo stesso periodo del 2023, superando i 2 milioni di visitatori.
Sono oltre trenta gli interventi finanziati con i 182 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione destinati ai beni culturali della Sicilia. Numerosi quelli mirati alla valorizzazione, alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale dell’Isola, grazie all’accordo firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente della
Giovedì 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, i musei e i parchi archeologici regionali saranno aperti gratuitamente così come proposto dal ministero della Cultura.
L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, in vista dell’approssimarsi della stagione estiva, ha predisposto l’avvio della campagna di prevenzione e salvaguardia dagli incendi nei luoghi della cultura.
Se il Telamone, il novello “guardiano della Valle dei Templi”, non manca di attirare l’attenzione, è anche vero che l’intero sito è tra le mete più ambite di viaggiatori e turisti in questo avvio di stagione.
Boom di visitatori nel corso del week-end pasquale per i siti culturali della Sicilia, che continuano ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Dai maestosi templi greci agli affascinanti resti romani, dai musei ricchi di tesori ai parchi archeologici, l’Isola ha offerto un viaggio indimenticabile attraverso secoli di storia e di cultura.
Oltre due milioni di euro per riqualificare 13 teatri siciliani. Lo prevede un decreto dell’assessorato regionale dei Beni culturali che impegna le somme per lo scorrimento della graduatoria che era rimasta priva della copertura finanziaria.
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha chiesto all’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato di sospendere gli effetti del provvedimento con il quale ha previsto l’aumento dei ticket d’ingresso in musei e parchi archeologici della Sicilia in attesa di un confronto con gli operatori