“Legittima la protesta del presidente Anci Antonio Decaro. In qualità di vice presidente di Anci Sicilia e di sindaco di Agrigento, condivido che i 564 milioni sottratti debbano tornare nelle disponibilità di bilancio dei Comuni”.
“I Comuni non si toccano. Condividiamo il no all’aumento dell’Iva, ma continuare ad azzoppare le risorse degli enti locali significa autorizzare un bluff, perché alla fine sarebbero sempre i cittadini a pagare, anche in termini di disservizi e di assenza di personale”.
Sono due i comuni agrigentini destinatari dei fondi messi a disposizione dall’Assessorato Regionale degli Enti Locali “da destinare a copertura delle spese sostenute e/o da sostenere per far fronte al fenomeno immigratorio”.
“L’ipotesi di operare nuovi tagli alla spesa corrente dei Comuni vorrebbe dire azzerare del tutto le funzioni degli enti locali nel garantire diritti fondamentali”.
“I governi precedenti hanno usato i comuni come bancomat per tartassare i cittadini attraverso i tributi locali, è tempo di invertire la rotta”- lo scrive Giovanni Di Caro Deputato all’Ars del Movimento Cinque Stelle.
“500 milioni di euro a favore dei Comuni per opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibili grazie alla norma Fraccaro, contenuta nell’articolo 31 del Decreto Crescita, approvato dal Consiglio dei Ministri – così informa Filippo Perconti, portavoce alla Camera del Movimento Cinque Stelle e componente della Commissione Lavoro.
Il referendum per l’unione dei due Comuni di San Giovanni Gemini e Cammarata sarà il prossimo 28 aprile e se a vincere sarà il “sì” si registrerà davvero una svolta importante nella storia dei due centri.
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