Momenti di panico a Siculiana per il crollo di uno stabile in stato di abbandono. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti gli uomini dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Agrigento e i militari dell’Arma dei Carabinieri della locale Stazione cittadina.
Una porzione di una palazzina disabitata di via Cutaia, nel cuore del centro storico di Agrigento, è crollata nella mattinata di ieri. Fortunatamente non si sono registrati feriti.
Nessun ferito ma tanta paura a Siculiana dopo il crollo di uno stabile disabitato ed in precarie condizioni in via Mangione.
Solo 8 mesi fa Mareamico aveva allertato tutte le autorità agrigentine, sul serio rischio di crollo che incombeva sulla spiaggia di lido Rossello, per il possibile cedimento della collina che ospita il faro di capo Rossello.
Gli uomini dei vigili del fuoco sono intervenuti nella mattinata di ieri, 30 dicembre, con due squadre a Porto Empedocle per il crollo parziale di un edificio segnalato come disabitato nella zona del centro storico.
Sono – al momento – sette le vittime della tragedia avvenuta a Ravanusa dopo la violenta esplosione causata da una perdita di gas che ha fatto crollare, nella serata di sabato scorso, diversi edifici tra le vie Trilussa e Galilei.
Il presidente dell’Ordine degli architetti, Rino La Mendola, a nome del Consiglio, esprime solidarietà alla comunità di Ravanusa per l’immane tragedia consumatasi sabato scorso, con il crollo della costruzione di via Galilei, che ha provocato gravi perdite umane e diversi dispersi.
“Mentre Eraclea Minoa aspetta ancora gli interventi finanziati dalla Regione Sicilia, per frenare il fenomeno erosivo, che gli ha già fatto perdere 200 metri di spiaggia dorata e 50 metri di boschetto, la collina che sovrasta la spiaggia sta crollando sulle case sottostanti, per colpa di un evidente dissesto idrogeologico”.
Salgono a sette le vittime accertate a Ravanusa dopo il ritrovamento – nelle ultime ore – di altri quattro cadaveri sotto le macerie. A renderlo noto il portavoce dei Vigili del Fuoco.
Ricerche a oltranza e uomini delle Forze dell’Ordine e volontari a lavoro anche di notte. A Ravanusa si continua incessantemente a ispezionare l’intera area coinvolta dall’esplosione – provocata probabilmente da una fuga di gas – che sabato sera ha causato il crollo di alcuni edifici.