Si potrebbe trattare di una macabra intimidazione. Il teschio di un cavallo è stato trovato ancorato con un filo metallico in una recinzione su un appezzamento di terreno di proprietà di una donna di Campobello di Licata.
Amara scoperta per un giornalista agrigentino dopo aver trovato – la scorsa domenica mattina – un cartone sulla propria auto contenente una testa di ovino divisa in due parti con incisa una croce.
Una busta contenente cinque proiettili e delle minacce è stata recapitata da un 45enne di Licata dipendente di un’azienda privata.
Tre cartucce calibro 38 con un mazzo di fiori secchi. Sarebbe quanto trovato da un allevatore nelle campagne di Licata. Un chiaro messaggio intimidatorio sul quale ora stanno indagando i poliziotti del locale Commissariato.
Una telefonata anonima giunta sull’utenza telefonica fissa di un familiare del sindaco di Siculiana Peppe Zambito. poche parole, ma dal significato inequivocabile: “Digli a Giuseppe Zambito di farsi la scorta“.
Recapitata al Sindaco di Calamonaci, Pino Spinelli, una lettera contenente minacce di morte. La busta sarebbe stata ritrovata da un messo comunale all’ingresso del palazzo comunale.
Avrebbe le caratteristiche di una intimidazione quella ai danni di un artigiano 65enne di Ribera. Ignoti malviventi avrebbero infatti posizionato una bottiglietta piena di liquido infiammabile davanti l’abitazione dell’uomo per poi darvi fuoco.
Minacce contenute in una lettera all’interno della quale vi era un proiettile calibro 7,65. Non vi sono dubbi sul gesto intimidatorio indirizzato ad un collaboratore scolastico 45enne di Favara.
Una lettera anonima è stata inviata al sindaco di Naro, all’indirizzo del Comune, nella busta un foglio contenente minacce, insulti e un fazzoletto, sporco di rosso, molto probabilmente sangue.
Una chiara intimidazione è stata perpetrata a Favara ai danni di un ristoratore del luogo. L’uomo ha infatti trovato una bottiglia con all’interno della benzina e con un segno di croce disegnato sul contenitore.