Risponde ai trattamenti e sta meglio uno dei due giovani migranti reduci dal naufragio dei giorni scorsi al largo di Lampedusa e giunti in condizioni critiche presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
Trovato in mare dagli uomini della Guardia Costiera il cadavere di un migrante – tra i 20 ed i 30 anni – che, prelevato, è stato trasferito nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa.
Rigettata dal gup del Tribunale di Agrigento la richiesta di patteggiamento proposta da un 34enne empedoclino accusato di avere investito con la propria auto un giovane migrante nella notte fra il 3 ed il 4 settembre che fuggì dal centro di accoglienza ex Villa Sikania a Siculiana.
Nella giornata di lunedì scorso la Capitaneria di Porto di Lampedusa, a circa 23 miglia dall’isola, intercettava una imbarcazione in legno con a bordo 40 migranti di varie nazionalità, che venivano trasbordati e condotti al molo Favaloro.
Si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo il giovane migrante 23enne originario della Guinea vittima di un’aggressione avvenuta a Ventimiglia nei giorni scorsi.
“Apprendiamo che un gruppo di migranti, sbarcati nella notte a Porto Empedocle ed imbarcati su un autobus che li avrebbe dovuti portare a Trapani, ha aggredito l’autista del vettore, costringendolo a fermare il mezzo, per darsi poi alla fuga.
Nel pomeriggio dello scorso 22 novembre, la Polizia di Stato traeva in arresto un cittadino Tunisino che nelle ore precedenti, dopo essere stato sottoposto ad accertamenti sanitari presso il locala nosocomio, veniva condotto alla Caserma “Anghelone”, al fine della sua compiuta identificazione, mediante sottoposizione a rilievi fotosegnaletici e dattiloscopici, presso il
“Sono mesi che Fratelli d’Italia denuncia pubblicamente come i migranti costituiscano un ulteriore potenziale rischio per la salute pubblica, ed in particolare per le forze dell’ordine e gli operatori sanitari che con loro sono a stretto contatto”.
Dopo la riesumazione della salma disposta dalla Procura della Repubblica di Agrigento, è stata eseguita l’autopsia sul corpo del giovane migrante rimasto vittima, nella notte fra il 3 ed il 4 settembre, dopo essere stato travolto da un’auto lungo la statale 115 nei pressi del centro di accoglienza ex Villa Sikania di Siculiana.
Era sbarcata in avanzato stato di gravidanza sull’isola di Lampedusa, si tratta di una migrante.