Condanna a due anni e due mesi di reclusione per un 40enne di Agrigento accusato di maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce.
Il giudice di pace di Agrigento ha assolto due Empedoclini, rispettivamente suocero e genero, dall’accusa di minaccia nei confronti di una coppia di condomini.
Un 60enne di Campobello di Licata è finito nei guai con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe insultato, minacciato e aggredito la moglie 50enne.
Avrebbe perseguitato la ex compagna con minacce e molestie telefoniche. Un uomo di 40 anni, forse perché non avrebbe accettato la fine della relazione con una coetanea riberese, è finito ora nei guai.
Il Tribunale di Agrigento ha condannato ad un anno e tre mesi l’empedoclino accusato di avere aggredito un proprio compaesano e coetaneo sferrandogli calci pugni minacciandolo persino di morte.
Non si sarebbe rassegnato alla fine della loro storia d’amore terminata dieci anni addietro. Un 30enne residente a Canicattì avrebbe infatti continuato ad offendere e minacciare la giovane donna con la quale aveva avuto una storia sentimentale.
Avrebbe picchiato e minacciato la propria moglie, una 35enne che è finita al pronto soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. A finire nei guai un 40enne che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e minacce.
Avrebbe minacciato e picchiato le sorelle per avere dei soldi che sarebbero serviti all’acquisto di sostanze stupefacenti. Un giovane 25enne di Canicattì è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia.
La riflessione settimanale del nostro Direttore Editoriale Francesco Pira è dedicata alla Senatrice a vita, Liliana Segre, che negli ultimi mesi ha ricevuto messaggi di «odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte».
Una donna di origine romena dopo essere stata riconosciuta colpevole del reato di minacce è stata arrestata dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Cattolica Eraclea che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di espiazione della pena detentiva emessa dalla Procura generale della Corte d’Appello di Palermo.