Avrebbe aggredito un proprio compaesano e coetaneo sferrandogli calci, pugni e minacciandolo persino di morte. L’aggressione, avvenuta nel luglio del 2021 nel popoloso quartiere dei “Grandi Lavori”, sarebbe da ricondurre a futili motivi legati all’asserito danneggiamento di un’auto in sosta durante una manovra.
Un barista di Porta di Ponte, all’ingresso della centralissima via Atenea di Agrigento, avrebbe ricevuto minacce di morte nel pomeriggio di sabato scorso da parte di un immigrato.
Una lettera con minacce e insulti è stata recapitata ieri al Comune di Canicattì con destinatario il Sindaco Vincenzo Corbo. Il primo cittadino è stato destinatario di frasi del tipo “Ma che merda di sindaco sei?”, “Sei ridicolo … sprechi fondi con le nostre tasse per cose inutili”.
Avrebbe minacciato e molestato l’ex moglie nonostante si trovasse agli arresti domiciliari. Atteggiamenti che si sarebbero anche rivolti al nuovo compagno della donna. In esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, i poliziotti del Commissariato di Canicattì hanno arrestato un operaio 45enne indagato di
Una busta contenente cinque proiettili e delle minacce è stata recapitata da un 45enne di Licata dipendente di un’azienda privata.
Avrebbe minacciato e insultato i Carabinieri della Stazione di Campobello di Licata dopo un controllo. Protagonista un 38enne campobellese ristretto al regime degli arresti domiciliari.
Presunte minacce ricevute telefonicamente dall’ex compagno dopo la fine della loro storia d’amore. E’ questa l’accusa che la donna, una giovane 25enne, ha rivolto all’uomo – che avrebbe chiesto più volte l’affido del loro figlio – in una denuncia presentata ai poliziotti del Commissariato di Polizia di Canicattì.
Nella decorsa giornata, la Polizia di Stato ha deferito all’Autorità Giudiziaria un trentenne licatese resosi responsabile del reato di danneggiamento aggravato e minacce gravi.
Una denuncia per l’ipotesi di reato di lesioni personali, minacce e violenza provata. A sporgerla al Commissariato di Polizia di Canicattì un 44enne e i figli rispettivamente di 26 e 27 anni.
Minacce contenute in una lettera all’interno della quale vi era un proiettile calibro 7,65. Non vi sono dubbi sul gesto intimidatorio indirizzato ad un collaboratore scolastico 45enne di Favara.