Disposto dal Gup del Tribunale di Agrigento il rinvio a giudizio per quattro soggetti coinvolti nell’inchiesta scaturita dopo il crollo del cornicione del Palazzo Liberty del Viale della Vittoria, ad Agrigento.
Chiesti dalla Procura della Repubblica di Agrigento 47 rinvii a giudizio nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta denominata “La carica delle 104” su un presunto giro di falsi invalidi.
Chiesto il rinvio a giudizio per tre persone nell’ambito dell’inchiesta scaturita dalla morte del piccolo Salvatore Sclafani di 4 anni avvenuta in occasione dello scorso Carnevale quando cadde da un carro allegorico che stava sfilando per le vie della città.
Dodici anni dopo l’operazione che ha sgominato un presunto giro di prostituzione all’interno di un locale lungo la zona industriale, il pm di Agrigento Elenia Manno ha chiesto il rinvio a giudizio per undici persone.
Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento ha disposto il rinvio a giudizio per dieci dei dodici imputati nell’ambito dell’inchiesta “Home made” che ipotizza un giro di droga prodotta in casa a Licata e smistata in varie province della Sicilia.
Chiesti sei rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta nata dalla morte del 44enne di Licata Giovanni Callea, rimasto folgorato nel maggio del 2017 mentre si trovava a lavoro in un cantiere a Licata.
Sono in tutto venti i rinvii a giudizio disposti dal gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, per altrettanti soggetti accusati a vario titolo di abuso d’ufficio, corruzione, omissione di atti di ufficio, truffa e furti.
Richiesta di rinvio a giudizio per ben 59 soggetti coinvolti nella maxi inchiesta denominata “Montagna” che lo scorso 22 gennaio ha sgominato i presunti vertici di “Cosa Nostra” agrigentina.
Si conclude con otto rinvii a giudizio e quattro condanne l’udienza preliminare sull’inchiesta nata dalle presunte irregolarità per il la realizzazione nei pressi della Scala dei Turchi di Realmonte del cosiddetto “Villaggio dei Vip”.
Avrebbero rapinato distributori di benzina e banca. Sono due i canicattinesi presunti responsabili rinviati a giudizio per quattro rapine avvenute fra il novembre del 2004 e il febbraio del 2005.