Un tributo da brividi al PalaGianni Asti di Torino, tutti in piedi hanno ricordato l’immenso Kobe Bryant. La Fortitudo Agrigento ha indossato una maglia in onore del campione scomparso tragicamente una settimana fa. Agrigento, però, non è riuscita a battere la capolista, Torino. I biancazzurri perdono con il risultato di: 86 a 72.
La Fortitudo Agrigento “viaggia” verso la seconda trasferta consecutiva. I biancazzurri, allenati da coach Cagnardi, affronteranno la capolista Torino.
Sarebbe stata una forte delusione d’amore alla base di un tentativo di suicidio da parte di una donna residente a Torino che, fortunatamente, è stato sventato da una avvocatessa.
Alla fine di una partita bellissima, Agrigento batte Torino e vince una partita fondamentale. Nella bolgia del PalaMoncada la squadra di coach Cagnardi batte i piemontesi vincendo di un punto.
Monta l’attesa in casa Fortitudo per il prossimo match, ad alta quota, contro Torino. Una partita che ci riporta, inevitabilmente, a qualche anno addietro, e precisamente alla finale playoff, persa d’un soffio, proprio contro Torino.
La Fortitudo Agrigento domenica 17 novembre affronterà il basket Torino. La partita si giocherà al PalaMoncada di Porto Empedocle, palla a 2 alle 18:00. La gara è valevole per l’ottava giornata di campionato di serie A2 Old Wild West. Hanno presentato il match l’assistente allenatore di coach Cagnardi, Giuseppe Ferlisi ed il capitano, Albano Chiarastella.
I militari dell’Arma dei Carabinieri di Chialamberto, a Torino, hanno denunciato un giovane 31enne di origini sinti ma residente nell’agrigentino.
Anche Torino festeggia il Natale come Agrigento. Un albero di Natale fatto di luminarie svetta in piazza San Carlo, nel capoluogo piemontese, così come fa bella mostra l’albero donato alla città di Agrigento dal già assessore comunale Franco Miccichè.
Quando il pane fa male? Giacomo Zimbardo, presidente Assipan della provincia di Agrigento, è intervento al Salone del Gusto di Torino.
“Gli adolescenti in rete ormai vetrinizzano ogni momento della loro vita. Non si tratta semplicemente di narcisismo, di ricerca del successo nel proprio gruppo di pari, ma nell’esposizione sui social, in particolare Instagram, vi è un bisogno di essere sostenuti, rassicurati, accettati. Dinamiche mostrano la complessità e le contraddizioni della vita sociale dei ragazzi