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Regioni ed Enti Locali

Uil Agrigento: “Si sbloccano gli stipendi per i forestali, adesso ci aspettiamo un confronto con il governo”

La Uila di Agrigento interviene con Gero Acquisto e Giuseppe Plicato per comunicare che finalmente si sono sbloccati gli stipendi per il comparto forestale, dopo un fine anno per i lavoratori da dimenticare, a causa dei ritardi dell’amministrazione regionale ad appostare le somme sotto le festività natalizie e con la relativa chiusura della cassa regionale.

“Dobbiamo segnalare che, finalmente, si è sbloccata la vicenda degli stipendi dei lavoratori della forestale che, loro malgrado, si sono ritrovati con enormi difficoltà sotto le festività nel percepire gli stipendi. Per gli Operai a Tempo Determinato da questa settimana il salario sarà alla cassa regionale e verrà pagato il mese di novembre, mentre per gli Operai a Tempo Indeterminato sarà esigibile l’acconto di dicembre. Si tratta di una prima risposta dopo tanti disagi che non sono più accettabili.
La novità positiva, quest’anno, è che quasi sicuramente gli operatori (i 151sti) dovrebbero (il condizionale è d’obbligo), con l’approvazione del bilancio regionale in tempi celeri, partire col lavoro entro marzo.
Nel 2018, abbiamo registrato il rinnovo contrattuale, dopo 18 anni. Un grande risultato raggiunto da parte di tutti. Per il 2019 il tema centrale dell’azione sindacale unitaria di UILA FLAI e FAI è la riforma del comparto, auspicando che sia coeva con i tempi e che sia condivisa con il sindacato; altrettanto auspicabile è che detta riforma sia di ampio respiro per i servizi essenziali e primari che i lavoratori di questo settore garantiscono ai siciliani, anche per la fragilità morfologica del nostro territorio e per una stabilizzazione del personale che ormai è indispensabile.
In primis perché si possa chiudere definitivamente la pagina del precariato e in secundis per l’età anagrafica del personale che con azioni incentivanti può essere svecchiato, permettendo un ricambio senza aumentare i costi complessivi della dotazione organica.
Urge per i lavoratori siciliani avere risposte adeguate attraverso una riforma che metta al centro la sicurezza e le competenze dell’organico che possono fare la differenza per la difesa del bosco e del territorio circostante.”

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