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Un albero dei Giusti nella Valle dei Templi di Agrigento per don Pino Puglisi

forum migrantiUn albero dei giusti nella Valle dei templi dedicato a don Pino Puglisi, il sacerdote palermitano trucidato dalla mafia nel capoluogo dell’Isola il 15 settembre 1993.

Sarà messo a dimora il prossimo giovedì 3 dicembre alle ore 12 nel giardino antistante l’area della necropoli paleocristiana ad opera dell’Accademia di Studi Mediterranei di Agrigento in collaborazione con l’Ente Parco Archeologico.

L’iniziativa, come alcune altre realizzate in altre città italiane e nel mondo, tende a ricordare – con la dedica di una pianta – personaggi che con responsabilità individuale si sono opposti a crimini contro l’umanità ed ai totalitarismi ed è innegabile che don Pino Puglisi abbia pagato con la propria vita la sua forte e determinata attività per opporsi alla mafia ed allontanare da essa tutti quei giovani che gravitavano nella sua parrocchia. Un lavoro che stava raccogliendo evidentemente dei buoni frutti, se la criminalità organizzata ha sentito il bisogno di fermarlo in modo così brutale.
Vale la pena di ricordare che in altre realtà italiane e straniere analoghe iniziative hanno rigurdato personalità di grande rilievo. Tra le ultime in ordine cronologico la piantumazione di un albero dei giusti a Milano sul Montestella, dove c’è il Giardino dei Giusti, dedicato a Khaled Asaad, l’archeologo siriano custode del sito archeologico di Palmira, decapitato dai tagliagole dell’Isis.
Sul Montestella, come si sa, si trova Il Giardino dei Giusti di tutto il mondo ed è un memoriale ai difensori dei genocidi.che, Ispirandosi al giardino e museo Yad Vashem di Gerusalemme, nasce per onorare persone di tutto il mondo, che con le loro azioni si sono opposte a qualsiasi genocidio. Il giardino dedica uno specifico cippo di granito ed albero di pruno ad ogni persona riconosciuta Giusta. Inaugurato il 24 gennaio 2003 si trova lungo un viale all’interno del parco di 370 000 metri quadrati denominato ‘Viale dei Giusti’.
Il Parco è gestito tra gli altri da Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide), organizzazione no profit che opera a livello internazionale avente lo scopo di accrescere e approfondire la conoscenza e l’interesse verso le figure e le storie dei Giusti, con iniziative pubbliche, l’uso dei mezzi di comunicazione, il sito internet e i social network, creando Giardini di Giusti nel mondo.

L’organizzazione è presieduta da Gabriele Nissim, uno dei fondatori. Protagonista delle lotte studentesche del ’68 a Milano, Nissim si è sempre occupato della realtà culturale e politica dell’Europa orientale . Nel 1982 ha fondato L’Ottavo Giorno, rivista italiana dedicata ai temi del dissenso nei paesi dell’est europeo. Ha realizzato, inoltre, numerosi documentari per le reti televisive di Canale 5 e della Svizzera Italiana sull’opposizione clandestina al comunismo, sui problemi del post-comunismo e sulla condizione ebraica nell’Est. Ha lavorato per i periodici Panorama e Il Mondo e per i quotidiani Il Giornale e Corriere della Sera.

E proprio Nissim sarà presente alla piantumazione dell’Albero per don Puglisi, a dare maggior solennità e riempire di significato l’avvenimento. Il giornalista interverrà inoltre al Forum internazionale sul tema “Migranti e Profughi”. Umanità e Legalità tra diritto, antropologia e identità culturali” che si terrà contestualmente nella sala convegni di Casa Sanfilippo, sede dell’Ente Parco archeologico. La prima sessione dei lavori si svolgerà nella stessa mattinata del 3 dicembre alle ore 9,15. Dopo l’introduzione del presidente dell’Accademia di studi Mediterranei Diego Galluzzo e del direttore dell’Ente Parco Giuseppe Parello ed il saluto delle autorità, avrà luogo la prima sessione dei lavori su “Diritto, antropologia, visione della Giustizia e della Legalità”, presieduta dall’avvocato genertale4 emerito della Corte di Cassazione Massimo Fedeli. Oltre a Nissim (“L’esempio dei Giusti e l’educazione alla responsabilità”) interverrà la regista del programma t3elevisivo “Le frontiere dello Spirito” Maria Cecilia Sangiorni su “Il grido di dolore di Pauline” . Il Forum proseguirà venerdì 4 dicembre con la seconda sessione su “storia dell’immigrazione” presieduta dal retore della Pontificia università lateranense mons. Enrico del Cvolo. Relatori Angela Ales Bello, diretoredell’Area internazionale di ricerca “Edith Stein” della stesa università (“La complessità del fenomeno immigrazione nell’incontro-scontro con l’altro”), don Cosimo Scordato docente di teologia sacramentale (“Beato Padre Pino Puglisi, testimone di Vangelo e Gisutizia”, don Luca Camilleri, responsabile dell’Ufficio Ecumenismo e dialogo interreligioso dell’arcidiocesi di Agrigento (“Implicazioni 3ecumeniche ed interreligiose delle migrazioni”). Infine la terza sessione nella stessa matinata di venerdì 4 dicembre su “Storia dell’immigrazione”, presieduta da Romano Lazzeroni e relazioni di don Carmelo Mezzasalma, docente di Leteratura poetica e drammatica (“L’emigrazione cristiana tra ‘800 e ‘900”), Mariella Guidotti, responsabile Migrantes dell’Arcidiocesi di Agrigento (“Migrazioni attuali in Europa”) e dopn Alessandro Andreini, docente di cattolicesimo (“In difesa dell’uomo. L’antropologia secondo la tradizione cristiana”). Le conclusioni saranno tratte da mons. Enrico dal Covolo.

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