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Celiachia: cresce il numero di italiani che ne soffrono

celiachiaCresce in Italia il numero di persone affette da celiachia. A certificarlo sono gli ultimi dati del Ministero della Salute che riportano una fotografia del fenomeno al 2015.

Dati in aumento come la sensibilità al tema

La nona Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia del Ministero della Salute trasmette un fenomeno in crescita. Tra il 2007, anno della prima relazione dedicata alla patologia, al 2016, anno dell’ultima rilevazione, le diagnosi di celiachia sono passate da 64.398 a 182.858. Alla base di questa crescita c’è, senza dubbio, una crescente sensibilizzazione dei medici e degli operatori sanitari verso questo tema. La Relazione annuale è diventata un vero e proprio punto di riferimento per malati e medici, un documento di informazione e di attenzione verso una condizione permanente in cui il soggetto celiaco si imbatte quotidianamente.

In Campania record di celiaci

In tutta Italia, al 31 dicembre 2015, i celiaci sono 182.858. Un dato in sensibile aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Le unità in più, infatti, sono quasi 11 mila. Su base regionale, è la Campania a contare il maggior numero di abitanti affetti da questa problematica, seguita a ruota dalla Lombardia. Nella regione meridionale, infatti, i celiaci sono 2.268, in quella settentrionale, invece, sono 1.867. Rispetto al biennio 2014-2015, si registra una aumento delle diagnosi di celiachia in tutte le regioni e in tutte le provincie italiane. si tratta, quindi, di un fenomeno in ascesa in tutta Italia.

Sulla base della residenza cambia il quadro

Analizzando, invece, i dati sulla base delle residenze si assiste a un piccolo cambio al vertice della classifica regionale. I celiaci residenti, infatti, si concentrano soprattutto in Lombardia con il 17,7 per cento (32.408 celiaci) e al secondo posto, a pari merito, in Campania e nel Lazio che ospitano entrambe il 9,7 per cento del campione totale (17.777 celiaci). La popolazione celiaca, per la natura autoimmunitaria della malattia, risulta interessare più le donne (129.225) che gli uomini (53.633).

Come cambia il mercato

Il mercato alimentare sta a poco a poco cambiando, sulla spinta della crescita del fenomeno. Aumentano i prodotti nati proprio per rispondere alle specifiche esigenze di questa fascia di popolazione. Cresce la gamma di prodotti senza glutine, da quelli naturalmente privi (come la maizena, l’amido di mais a cui il portale Al Meglio dedica un interessante approfondimento) a quelli specificatamente formulati. Inoltre, cambia anche l’approccio della ristorazione. Sono sempre più numerosi, in tutta Italia, i ristoranti che offrono menu ad hoc, tarati sulle esigenze di questa particolare clientela. Nel tempo, a testimonianza della crescente attenzione verso questo tema, è stata modificata anche la normativa nazionale in materia. Il nuovo testo promuove la prevenzione e la diagnosi precoce e, allo stesso tempo, riesce a sostenere e supportare economicamente la necessaria dieta senza glutine.

Cos’è la celiachia

La Relazione del Ministero della Salute, oltre a presentare i numeri relativi al fenomeno nel nostro Paese, si apre con un’attenta descrizione della problematica. Si legge: “La celiachia, chiamata anche malattia celiaca, è un’enteropatia infiammatoria permanente, con tratti di auto-immunità, provocata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti”. È interessante scoprire che si tratta della più frequente intolleranza alimentare che colpisce l’1 per cento della popolazione mondiale. “È caratterizzata – prosegue il testo – da un peculiare aspetto istologico della mucosa duodenale: atrofia dei villi, iperplasia delle cripte e infiltrazione linfocitaria”.

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