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Osservatorio consumatori

Energia elettrica: cosa ci fanno pagare e come risparmiare

bollettaIn queste ore gli italiani attendono la nascita del nuovo Governo perché ansiosi di conoscere la prossima squadra che si occuperà dell’aumento di tasse e balzelli vari.

E’ fin troppo evidente come, a parte l’aria che respiriamo, siamo costretti a pagare tutto e anche pesantemente.
Fare l’elenco delle centinaia di tasse, tributi, bolli, contributi e, chi più ne ha più ne metta, sarebbe facile anche se scriverne l’esatto elenco risulterebbe un lavoro lunghissimo.

Vogliamo soffermarci sulla bolletta dell’energia elettrica, la cui fornitura è indispensabile per tutti i cittadini.
In generale, per ogni bene e servizio ricevuto, ciascun utente, corrisponde una cifra in denaro; ciò avviene sempre ed è giusto che sia così ma, è giusto che milioni di cittadini, “colpevoli” di possedere una seconda casa di villeggiatura che utilizzano solo pochi mesi l’anno (disabitate con interruttore generale della fornitura di energia elettrica disattivato per i restanti 10 mesi), paghino ogni bimestre oltre 46 euro, per un totale (calcolato ad esempio per 10 mesi), di oltre 230 euro?

Proprio così, infatti, non tutti sanno che, a partire dal mese di Novembre 2016, le “quote fisse” in bolletta, senza comunicazione alcuna ai cittadini, sono state di fatto raddoppiate.  Dietro le voci spesa per la materia, spese per il trasporto, in realtà non c’è nessuna materia consumata (anche perché la casa risulta disabitata con interruttore generale disattivato), sono soltanto “quote fisse” o se preferite quote? Allora, come risparmiare qualcosa?
Un modo per risparmiare qualcosa in realtà ci sarebbe, in attesa che un giorno ci governi qualcuno che abbia a cuore i diritti dei cittadini (aspetta e spera).

Per esempio, nel caso di una abitazione estiva, utilizzata nei mesi di Luglio e Agosto, basterebbe contattare, anche telefonicamente, il gestore dell’energia elettrica e chiederne la cessazione della fornitura entro il primo giorno del mese di Settembre.
L’anno successivo, al costo di 100 eurp, basta chiedere, nello stesso modo, pochi giorni prima dell’effettivo utilizzo, la riattivazione della fornitura.  In questo caso il risparmio complessivo sarà di oltre 130 euro. Viva l’Italia!!!

Roberto Campagna