Un finanziamento di oltre 36 milioni di euro per nuovi interventi in materia di edilizia penitenziaria. E’ quanto approvato dal Comitato paritetico Giustizia-ministero delle Infrastrutture che ha previsto anche interventi per le case circondariali di Agrigento e Sciacca.
Nonostante si trovava in regime di detenzione domiciliare, un 45enne di Favara ha ripetutamente violato le prescrizioni.
Avrebbero ricevuto e utilizzato alcuni telefoni cellulari – con annesse SIM – all’interno delle mura del carcere di San Cataldo, nel nisseno. La Procura della Repubblica di Caltanissetta ha disposto la citazione a giudizio di sette detenuti, tre dei quali agrigentini.
Sono nove le condanne emesse dai giudici della sezione penale del Tribunale di Agrigento nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti essere i protagonisti della rivolta scoppiata lo scorso 2 gennaio all’interno delle mura della struttura penitenziaria “Di Lorenzo” di Agrigento.
Un 73enne di Canicattì è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di Canicattì in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dopo che la Cassazione ha confermato la condanna a 22 anni di reclusione per l’omicidio – per futili motivi – di un 68enne agricoltore e vicino di terreni.
Il gup del Tribunale di Bologna ha disposto un rinvio a giudizio e una condanna nei confronti di due imputati agrigentini coinvolti nella maxi inchiesta sull’utilizzo di telefoni cellulari da parte dei detenuti nel carcere del capoluogo emiliano.
Agrigento, sparatoria al Villaggio Mosè: ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre soggetti
Nella tarda serata di martedì 27 febbraio 2024, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, il Giudice per le Indagini Preliminari di Agrigento, ha emesso un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico dei tre uomini residenti a Palma di Montechiaro, indagati del reato di omicidio commesso per errore, tentato omicidio […]
Restano in carcere i tre indagati di Palma di Montechiaro coinvolti nella morte del 38enne avvenuta nel piazzale di un concessionario auto al Villaggio Mosè, ad Agrigento.
E’ stato condannato per l’ipotesi di reato di detenzione di materiale pedopornografico. A finire nei guai un 38enne agrigentino che dovrà scontare 4 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione.
Un immigrato in attesa di avere un colloquio con un detenuto recluso presso la casa circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento avrebbe tentato di far entrare della droga.