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Rubrica legis non est lex Spalla

Scorrimento graduatorie ammissione scuole di specializzazione: il Consiglio di Stato accoglie ricorso

La dr.ssa L..L. di Cammarata (AG) di 27 anni aveva partecipato al concorso per l’ammissione alle scuole di specializzazione dell’area sanitaria risultando collocata in posizione non utile ai fini dell’ammissione ad alcuna scuola.

Ma in tutta Italia , per effetto di rinunzie, rimanevano vacanti numerosi posti non occupati, atteso che il bando non prevedeva la possibilità di utilizzazione delle graduatorie; da qua la determinazione della dottoressa cammaratese di proporre un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, avverso il bando di concorso e tutti gli atti consequenziali, laddove non consentono alcuna possibilità di scorrimento della graduatoria, con palese violazione del principio di buona amministrazione. Il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, accoglieva l’appello cautelare, ravvisando la necessità che “sia riaperto lo scorrimento delle graduatorie dei candidati all’ammissione alle scuole di specializzazione, sui posti eventualmente disponibili nella sede richiesta, secondo l’ordine di priorità”; ma l’ordinanza, inopinatamente, restava ineseguita.

Da qua la proposizione di un ricorso per ottemperanza cautelare davanti al Consiglio Di Stato, sempre con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, per l’esecuzione della precedente ordinanza cautelare nonché per la nomina di un commissario ad acta per l’ipotesi di ulteriore inadempienza. Il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, condividendo le censure formulate dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha accolto anche il ricorso per ottemperanza cautelare, nominando commissario ad acta per l’ipotesi di ulteriore inadempienza il Direttore generale capo del dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione. Pertanto, per effetto della nuova ordinanza resa dal Consiglio di Stato, nell’ipotesi di ulteriore inadempienza protratta per oltre sessanta giorni si insedierà presso il Ministero dell’Istruzione il commissario ad acta che interverrà in via sostitutiva; e attesa la sovrabbondanza di posti vacanti e disponibili è assai probabile che la dottoressa cammaratese venga chiamata ad occuparne uno per scorrimento di graduatoria.

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