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Politica

Agrigento, M5S: “i contributi ai bisognosi non si toccano”

La Scala MarcelloI contributi alle famiglie bisognose non si toccano. La decisione di utilizzare le somme destinate a chi non ha nulla per sistemare qualche aiuola è inaccettabile“.

Ad intervenire sul tema è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Agrigento, Marcello La Scala (in foto), che aggiunge:
“Ci riferiamo al fatto che poco più di 16 mila euro, precedentemente destinati, con delibera del 13 aprile scorso, ad aiuti straordinari alle famiglie in stato di estrema necessità, verranno utilizzati per il cosiddetto servizio civico comunale, che darà appena 250 euro al mese ad ventina di cittadini, assunti dal Comune per soli tre mesi come giardinieri o custodi“.
Servizio lodevole, – sottolinea La Scala – ma che non può e non deve essere pagato con le risorse del fondo per i contributi straordinari alle famiglie bisognose.
Non si può togliere il pane dalla bocca dei disperati per darlo ad altri poveri e sostenere che così si evitano gli interventi a pioggia e si supera l’assistenzialismo“.
Non si può svuotare con simili iniziative il salvadanaio del Comune, destinato a soccorrere cittadini già bisognosi che si dovessero trovare in necessità ancora più dure.
Non ci vorremmo trovare nelle condizioni di un padre che avesse bisogno di qualche centinaio di euro dal Comune per un viaggio della speranza (ad esempio, per portare all’estero il proprio bambino gravemente ammalato), e bussando alla porta del Sindaco la trovasse chiusa perché quei soldi avete deciso di destinarli a lavoratori impegnati a ritinteggiare qualche panchina della villa“.
Un utile boccata di ossigeno per alcuni lavoratori, ma che viene a soffocare le speranze di altri cittadini indigenti.
Non è questa la politica del buon padre di famiglia.
La diffidiamo pertanto Signor Sindaco di utilizzare il fondo per i contributi straordinari per il servizio civico cittadino e le chiediamo di reperire in altri capitoli le risorse necessarie per questo nuovo bando pubblico.
Se lei – conclude La Scala – non dovesse ascoltarci, ci rivolgiamo allora a tutti i consiglieri comunali affinchè decidano di destinare i gettoni di presenza, ottenuti dalla partecipazione al primo consiglio comunale e alle prime riunioni delle commissioni consiliari, al fondo per i contributi economici straordinari“. 

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