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Lampedusa, emergenza “barchini”. Martello: “l’accoglienza ha bisogno di regole”

“L’emergenza migranti a Lampedusa è legata anche alle loro imbarcazioni, che una volta arrivate vengono sequestrate ed affidate all’Ufficio della Dogana in attesa della rimozione e demolizione. Ma quanto tempo dura questa attesa?”

Lo afferma il Sindaco di Lampedusa, Totò Martello che aggiunge:

“Quello che vedete è il tappeto di barche e barchini ammassati al Molo Favaloro, con rischi di inquinamento ambientale, e per la sicurezza all’interno dell’area portuale. L’Amministrazione Comunale ha le mani legate, non può fare nulla in attesa che le Autorità competenti agiscano per rimuoverle, ma forse chi ha questa responsabilità non si rende conto delle conseguenze e dei pericoli che possono creare tutte queste imbarcazioni, alla prima mareggiata. Oltretutto questo tappeto di barche ha ostruito l’accesso all’unico scalo di alaggio del porto, dunque le imbarcazioni che hanno una necessità (siano esse di privati, delle Forze dell’Ordine o dei pescatori) non possono essere tirate a secco per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

“Chi pagherà per i danni e per le conseguenze provocate da tutto questo? Perchè l’Ufficio della Dogana e le Autorità competenti stanno a guardare? Quanto tempo ancora dobbiamo tenere questo “rischio-galleggiante” all’interno del porto? Continuo a ripeterlo, l’accoglienza ha bisogno di regole, il suo peso non può essere lasciato tutto sulle spalle di Lampedusa e dei lampedusani!”