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Italia

Inchiesta “Labirinto”, Alfano sulle intercettazioni: “barbarie illegali”

AlfanoDopo la notizie su alcune intercettazioni relative alle polemiche scaturite dopo l’inchiesta della Procura di Roma “Labirinto” che hanno visto tirare in ballo il fratello ed il padre del ministro dell’Interno, Angelino Alfano (in foto), è lo stesso leader del Ncd che interviene annunciando che non si dimetterà da ministro.

“Oggi la barbarie illegale arriva a farmi scoprire, dalle intercettazioni tra due segretarie, che un uomo di ottant’anni, il cui fisico è da tempo fiaccato da una malattia neurodegenerativa che non lo rende pienamente autosufficiente, avrebbe fatto ‘pressioni’ presso le Poste per non so quale fantastiliardo di segnalazioni”.

“Le due signore -continua Alfano – che parlano, anche insultandomi, non so chi siano, ma quell’uomo lo conosco bene – sottolinea Alfano – perché è mio padre ed è indegno dare credito e conto a ciò che i magistrati avevano scartato dopo avere studiato. Nel frattempo, il contenuto reale dell’inchiesta giudiziaria passa in secondo ordine in spregio ai tanti uomini dello Stato che a quella inchiesta si sono applicati”.

 

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